https://www.enordest.it/2023/10/22/parte-il-volley-maschile/
Vanni Zagnoli
E’ il weekend di avvio della serie A di volley maschile, con un bel novero di contendenti ai massimi livelli. A Trento, al Festival dello sport della Gazzetta, abbiamo raccolto i videoracconti dei campioni d’Italia dell’Itas.
Le nostre domande ad Alessandro Michieletto e la nostra intervista all’allenatore Fabio Soli, che mai ha allenato una grande.
Riccardo Sbertoli
Daniele Lavia, fra Mediaset, con Gabriele Cattaneo, e Rttr
E qui il ct Fefè de Giorgi firma autografi, sempre in Trentino, alla presentazione del suo libro “Egoisti di squadra”
“Dalla prossima stagione – spiegava il presidente federale Giuseppe Manfredi, alla presentazione del campionato – si accorciano le manifestazioni internazionali, le qualificazioni olimpiche si sono disputate per l’ultima volta, così i giocatori arriveranno meno stanchi: al campionato e anche alle stesse manifestazioni con le nazionali”.
Il presidente di Lega maschile Massimo Righi: “No mas. Mai più campionati così corti”.
Per Los Angeles 2028 ci si qualificherà tramite Europei e mondiali.
Piacenza ha vinto la coppa Italia, il dg Hristo Zlatanov: “Favoriti per lo scudetto? Assolutamente no”. In realtà sì, con Andrea Anastasi in panchina.
Perugia aveva iniziato la scorsa annata aggiudicandosi la supercoppa italiana e il mondiale per club, ha chiuso la stagione regolare imbattuta ma è uscita in semifinale di coppa Italia, ai quarti in Champions e nei playoff scudetto.
Il presidente Gino Sirci: “Spendiamo un sacco di soldi, abbiamo 3 sponsor, per contrastare le squadre delle regioni che godono della macroeconomia. Comunque la pallavolo è meritocratica, vince sempre chi merita”.
Riccardo Michieletto è il dirigente storico di Trento, che ha vinto la scudetto, su Civitanova, in 5 gare. “Abbiamo detto addio a coach Lorenzetti, dopo 7 stagioni si è chiuso un ciclo, e a Kasikyi. Mio figlio Alessandro ha vinto presto, a 21 anni, madre natura gli ha dato un gran fisico, è cresciuto in un bell’ambiente, di sportivi, e di famiglia”.
Giulia Gabana è la presidentessa di Modena, che si è aggiudicata al coppa Cev ma quest’anno non è in Europa. “Avevo vissuto 3 anni alla Gabeca Montichiari, con papà Marcello arrivarono due coppe delle Coppe. Il pubblico di Modena è molto critico, ho fiducia a prescindere nelle nostre scelte”.
L’allenatore emiliano è un debuttante, Fabio Petrella, ex vice di Lorenzetti, sostituisce Andrea Giani, per ora fermo.
Lorenzetti è stato premiato come allenatore dell’anno, Paolo Porro di Milano miglior under 23, Alessandro Bovolenta per la serie A2. Miglior realizzatore è Lagumdzija, passato da Modena a Civitanova.
Premio Adelio Pistelli a Marco Caronna, il creativo della pallavolo, regista, anche voce di Latte e Miele.
Stefano Cesare è il miglior arbitro.
Verona cerca sempre la prima semifinale della sua storia, forte dello sponsor Rana, un lusso, per il volley.
La supercoppa si disputerà a Biella, il 31 ottobre e il 1° novembre, giocheranno le finaliste scudetto, Trento e Civitanova, Perugia vincitrice della regular season e Piacenza, che ha messo in bacheca la coppa Italia. La final four di coppa Italia sarà sabato 27 e domenica 28 gennaio.
Catania dopo 26 anni torna in serie A. “Rappresentiamo uno scudetto maschile e uno femminile”. Ha comprato il titolo da Vibo Valentia, che dopo essersi aggiudicata la serie A2 lascia l’attività.
“Il presidente Callipo – spiega Righi – mi ha dato la notizia in lacrime. Avevo pochi giorni, per evitare la superlega a 11 squadre, ho parlato con tanti club, Luigi Pulvirenti di Catania ha detto presto sì”.
Ma 12 squadre non sono poche?
“Non abbiamo abbastanza tempo, nel calendario, per avere le 14 squadre, l’obiettivo sarebbe proprio di arrivarci. Le federazioni dovrebbero liberare i giocatori dalle nazionali il 30 settembre e noi lasciargli 15 giorni di recupero. Dobbiamo assegnare lo scudetto presto, invece le società li pagano sino al 30 giugno. In totale le hanno a disposizione solo per 5 mesi e mezzo, è immorale”.
E’ dunque impossibile ipotizzare una finale a 7 gare, modello Nba.
“Per tre anni abbiamo assegnato il titolo nel Vday, i dati di pubblico e attenzione dei playoff sono clamorosi, ma sarà già complicato restare sulle 5 gare. L’anno preolimpico fra l’altro è straordinario, nessuna confederazione mondiale vuole rinunciare a qualcosa.
ci hanno già tolto un mese di campionato”.
Cos’ha portato il titolo mondiale, all’Italia?
“L’eredità dura 4 anni, nel 2025 ci sarà il Mondiale, dopo soli 3 anni e poi sarà a cadenza biennale. I nostri risultati di audience sono tutti costruiti dai club, non c’è diretta proporzione, certo è molto meglio che l’Italia vinca. Secondo uno studio, nel nostro Paese in 16 milioni e 800mila persone seguono la pallavolo, dopo il titolo europeo, dopo quello mondiale saremmo scesi di 200mila”.
Dalla serie A arriva il 25% degli abbonati a Volleyballworld.com, per vedere le dirette anche femminili, di campionato.
“Il progetto con volleyballword è iniziato 3 anni fa, è più lento rispetto alle aspettative, comunque è proiettato al 2034”.
Restano pochi i posti in Europa, se raffrontati con calcio (7) e basket (8).
“Comunque siamo a 5 su 12 squadre, certo vorremmo una quarta in Champions league però non sarebbe neanche giusto levare possibilità alle nazioni meno forti”.
Perugia vuole giocare il mondiale per club, da campione uscente, sempre con una wild card. La serie A, intanto, ha rinnovato la partnership con Credem banca, 2 anni più 2.
La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”