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di Vanni Zagnoli
Domani l’andata della finale playoff di serie B, a Cagliari. Dopo le promozioni di Frosinone (centro) e Genoa (nord), il terzo club a salire in A non sarà del nord, ovvero espressione di grandi ricchezze di base. Il Cagliari ha il presidente Giulini, ex consigliere dell’Inter, il Bari ha i De Laurentiis, che nel caso di promozione dovranno cedere la società, essendo già a capo del Napoli. Claudio Ranieri a 71 anni e mezzo cerca l’ennesimo capolavoro di una signora carriera, in Sardegna visse le prime, grandi emozioni, da tecnico, dopo avere guidato Vigor Lamezia, nella Calabria dove giocò, a Catanzaro, e il Campania Putuelana, all’epoca brillante, in C1. Due promozioni in sequenza, con i rossoblù, e campionato eccellente in serie A, al punto da meritare presto il Napoli.
Michele Mignani è genovese, era nella rosa della Sampdoria campione d’Italia nel ’91, debuttò e basta. Era un buon difensore centrale, bandiera del Siena, dove si salvò per due volte in serie A. Da tecnico una bella trafila, in C, all’esordio in B è stato anche secondo, ora è leggermente favorito perchè con due pareggi. I pugliesi mancano dalla serie A da 12 anni, il San Nicola ospiterà 58mila spettatori, come forse quando si disputò la finale di Champions nel ’91, ai rigori la Stella Rossa (Mihajlovic esterno sinistro) battè l’Olympique Marsiglia e fu il secondo e ultimo successo nell’ex coppa dei Campioni per una società dell’est, 5 anni dopo il successo sempre ai rigori della Steaua Bucarest, Romania. Di sicuro in tribuna ci sarà l’ex presidente della Figc e Lega e vice Uefa Antonio Matarrese, che ha perso il fratello Vincenzo: la famiglia è rimasta al vertice dal 1977 al 2014, con il fallimento per l’eccesso di indebitamento. Vincenzo Matarrese è scomparso nel 2016, il Bari gioca anche per lui.
Questa è la nostra intervista ad Antonio, video.
Fiorentina-Lecce è la finale primavera, venerdì sera a Reggio Emilia sarà naturalmente presente. Come allo spareggio di domenica, Verona-Udinese.
Nell’albo d’oro, il nome dei pugliesi figura già, nel 2003 e nel 2004. In rosa c’erano Bovo, Andrea Esposito, Marco Rizzo, Konan, Rullo, Bojinov, Chevanton, Pellè e Vucinic. L’anno successivo si aggiunse Stendardo. L’allenatore era Roberto Rizzo.
La Fiorentina fu campione nel ’71, nell’80 e nell’83. Nel 70-71 l’allenatore era Sergio Cervato, difensore titolare nel ’56, nel primo scudetto viola. In rosa, Piero Braglia, Domenico Caso, Pietro Ghedin, Valeriano Prestanti, Paolo Rosi e Alessio Tendi.
Nell’80, l’allenatore era Nenè, l’ex campione brasiliano scudettato con il Cagliari. Fra i titolari, Walter Mazzarri, lo stopper Giovanni Guerrini, promosso presto in prima squadra, l’attaccante Sauro Fattori, poi allenatore della Fiorentina femminile, e il difensore Giuliano Giorgi, scomparso nel 2013. Tre anni più tardi, il centravanti era Cecconi, a segno nella finale con il Cesena, al pari del centrocampista Cristiani. Il capitano era Strano, in porta Landucci, a sinistra Carobbi, fra gli attaccanti Ceccarini. In difesa, Marco Baroni, Manetti è stato un altro buon giocatore, in regia Mario Bortolazzi. E’ scomparso Sandro Vignini, brevilineo terzino destro. L’allenatore era Vincenzo Guerini. Dunque sono passati 40 anni dell’ultimo successo viola, da allora comunque varie volte in finale, sconfitta in particolare dell’Inter.
La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”