Enordest.it. Il mago che fece perdere la Juve e i ricordi di Montezemolo

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Vanni Zagnoli

Per questa settimana, il nostro zizzagare è quasi esclusivamente dedicato al festival dello sport di Trento, con la nostra videogallery fra calcio e ciclismo, motogp, formula uno e paralimpismo. E’ la prima puntata che dedichiamo alla sessantina di eventi del festival della Gazzetta dello sport.

Intanto il calcio, con la rivelazione di Cesare Prandelli, nell’intervista di Walter Veltroni.

“Abbiamo perso la coppa dei Campioni ad Atene, con la Juventus, nel 1983, per colpa di un mago, arrivato nell’ultimo mese e mezzo, accreditato come amico dell’avvocato Agnelli. Per esempio raccontò nel nostro spogliatoio di avere avvicinato le mani a Francesco Morini e poco dopo in bagno lo stopper aveva espulso un calcolo. Quella persona continuava a ripeterci che se non avessimo preso gol nel quarto d’ora iniziale avremmo vinto la coppa. L’abbiamo subito al 9’ e questo ci ha psicologicamente condizionato. Marco Tardelli, ad esempio, consultava spesso quel personaggio”.

Sempre per il calcio, Tebas è il ceo della Liga spagnola. “Le stagioni si accorciano per introdurre sempre più grandi eventi con le nazionali e con i club di vertice. I calciatori vanno pagati anche quando non giocano. La Liga ne ha 580, ma le altre migliaia? La lega svizzera, per esempio, è molto corta. Oggi si pensa solo ai soldi, a suddividerli”.

“Perchè cambiare la formula della Champions, se funziona?”

“La Saudi Liga deve creare una cultura dei club. Il giocatore è effimero, dura poco, certe società hanno più di un secolo, come l’Espanol di Barcellona”.

L’ex portiere del Real Madrid Iker Casillas: “Donnarumma è fra i migliori, ormai neanche è più giovane, nel senso che ha tanta esperienza. C’è una bella generazione di grandi portieri. Io non sarei andato in Arabia, avrei chiuso esattamente come ho fatto”.

Roberto Baggio ha inaugurato la 4 giorni di appuntamenti. “A Vicenza per giocare rovinammo un campo da hockey su pista. E’ fondamentale la passione, in qualsiasi cosa”

“Fra i tecnici, apprezzo Vincenzo Italiano – dice il campione di Caldogno -. Il gol di Van Basten a Euro 1988 per me è stato il più bello da quando io ricordi il calcio. Una volta andai a vedere Torino-Milan di coppa Italia per seguire da vicino Roberto, era il massimo”.

E poi la semplicità, la timidezza del campione da calciatore.

Avanza il progetto dello stadio del Milan, il presidente Paolo Scaroni: “Sarà pronto per il 2028, a San Donato, comodo, a 10 minuti dal centro”.

Molto intima l’intervista di Fabiana della Valle a Cristiano Giuntoli, football director della Juventus.

“Sono bianconero – racconta -, grazie al nonno e soprattutto al papà, tifoso sfegatato. Vivevo la tipica atmosfera dei bar in Toscana”.

“Aurelio De Laurentiis in 8 anni con me è sempre stato carinissimo. Dalle 23 alle 2 resto solo con me stesso e allora telefono a procuratori, collaboratori, non ad Allegri perchè con l’allenatore vivo molto la giornata”.

E poi le parole sessiste, in cui Giuntoli paragona la scelta di un calciatore a una fidanzata. “Che poi capisci che non va bene quando te la porti a casa e non stira, non fa da mangiare e non lava”. 

Il deputato del Pd Mauro Berruto chiedeva che la Juventus prendesse le distanze.

“Riportare la Champions farebbe aumentare l’autostima e il valore patrimoniale dei calciatori”.

“Nicolò Fagioli è collaborativo, abbiamo fatto la segnalazione illo tempore, sarà punito dagli organi preposti, dobbiamo cercare di recuperare un sistema, di migliorare la mentalità”.

Giuntoli si era rivelato da direttore sportivo del Carpi, in serie C, mentre con Fabrizio Castori arrivò a una storica serie A.

Allegri e il mercato dal respiro europeo

E il dopo, l’uscita dal teatro, con i tifosi.

https://www.youtube.com/watchv=FzzwAX22ueI&feature=youtu.be

Alla fine di questo video, la nostra domanda a Urbano Cairo: <<Quando feci la scalata a Rcs mi telefonò Silvio Berlusconi: “Avrei voluto farla io”>>.

Il brasiliano Ronaldinho: “Andai al Milan perchè era la squadra più importante al mondo”. 

Ciclismo, Peter Sagan lascia a soli 32 anni. “Ho vinto i 3 mondiali di fila da quando ho diminuito la pressione. Nel 2° sono partito due giorni prima”.

“La sua carriera in Italia, nel Veneto. Farà la mountain bike”. Le nostre domande e quelle di un personaggio eccentrico, alla fine.

L’ex pilota di motogp Franco Uncini, mito degli anni ‘80: “Così rischiai di morire”.

I ricordi di Montezemolo su Gianni Agnelli: “Mi chiamò a 3 giri dalla fine di un mondiale”. 

Su Schumacher: “Un perfezionista”. Su Todt: “Arrivò a Bologna in Mercedes, eppure lo assunsi”.

Cosa mi ha insegnato anche Enzo Ferrari.

Luca di Montezemolo: “Gianni Agnelli e Jean Todt. Michael Schumacher e il suo mancato ritorno”

La nostra intervista al nuotatore Simone Barlaam: “Io, numero uno dell’anno per il paralimpismo. Bebe Vio. Studio ingegneria”

Volley, l’addio di Mazzanti alla nazionale femminile. “In tutto sono stati 16 anni, il percorso è stato complesso e affascinante, siamo caduti e ci siamo rialzati più volte, sia collettivamente che a livello individuale, come accade nella vita”.

La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”

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