Enordest.it. Europei 2024: un brivido e poi solo Italia

(enordest.it)

https://www.enordest.it/2024/06/16/europei-2024-un-brivido-e-poi-solo-italia/

Vanni Zagnoli

Con Italia-Albania di ieri sera la 17.ma edizione dei campionati Europei 2024 di calcio sono entrati nel vivo. L’Italia ha superato l’Albania per 2 a 1 con i gol di Bastoni e Barella dopo essere andata sotto dopo soli 23” per uno sciagurato retropassaggio. L’inaugurazione Germania-Scozia, invece, con uno scoppiettante 5-1 ha fatto capire che non mancherà lo spettacolo. Anche se c’è da dire che la Scozia era poca cosa, dopo 20 minuti era sotto 2-0 e prima della fine del tempo sotto di tre reti e con un uomo in meno.

Gareggiano 24 squadre, la prima fase serve a una prima scrematura, a eliminare soltanto 8 formazioni, dagli ottavi di finale la competizione entrerà nella fase più appassionante, con i tempi supplementari previsti in caso di parità e i rigori, il dentro o fuori che tanto appassiona i tifosi.

L’Italia di Roberto Mancini riuscì a vincere, tre anni fa, soprattutto grazie ai calci di rigore. Rischiava di uscire già gli ottavi, con il gol di Arnautovic annullato a Roma per un fuorigioco millimetrico. Nei quarti, il Belgio attaccò a lungo e avrebbe meritato anche più dei supplementari, finì 1-1. Con la Spagna terminò ai rigori e l’Italia come gioco e occasioni da rete fu probabilmente inferiore. Stessa cosa in finale con l’Inghilterra. Il verdetto del campo per una volta fu esaltante, mentre in troppe occasioni gli azzurri persero dal dischetto, fra Europei e mondiali.

La Francia è la nazionale più forte di questi anni, vicecampione nel 2016, campione del mondo nel 2018 vincitrice della Nations league nel 2021, finalista mondiale nel 2022.

Spagna, Portogallo e Inghilterra hanno grande qualità, la Germania dopo il mondiale del 2014 ha perso molto ma è sempre temibile e non soltanto perchè gioca in casa. 

Un gradino sotto troviamo Belgio, Croazia e Olanda. La generazione d’oro dei Diavoli Rossi avrebbe dovuto disputare almeno una finale, fra Europei e mondiali, adesso che non è più così favorita. La Croazia vede il passo d’addio per i campioni del centrocampo, a partire da Modric, che ha iniziato in panchina anche la finale di Champions league. L’Olanda con Ronald Koeman ha ritrovato il cinismo smarrito, dopo la semifinale mondiale del 2014. 

L’Italia è lì, in questa fascia. Come gioco può dare spettacolo, anche più di quanto fece con Roberto Mancini, che peraltro dai quarti in poi dovette pensare anche e soprattutto a contenere. L’obiettivo minimo sono i quarti, il massimo sarebbe già arrivare fra le prime 4 d’Europa.

La Georgia partecipa per la prima volta, anche soltanto un punto sarebbe un grande risultato per una delle 15 nazionali partorite dalla disgregazione dell’ex Urss.

I gironi sono a 4 squadre, passano le prime due più 4 fra le 6 migliori terze, questo è il nostro pronostico per ogni raggruppamento, partendo anche dalle schede pubblicate da Il Fatto quotidiano, a firma di Lorenzo Bloise.

Nel gruppo A, le favorite sono Germania e Svizzera. Il tedesco Toni Kroos lascerà il calcio dopo l’Europeo, a 34 anni e mezzo, pochi, considerato il trend degli ultimi decenni. Neuer, Kimmich e Gundogan sono le altre bandiere, Havertz e Musiala sono i giovani che vogliono fare dimenticare le uscite al primo turno agli ultimi due mondiali e negli ottavi a Euro 2020. 

La formazione base è con il 4-2-3-1: Neuer; Kimmich, Rudiger, Tah, Raum; Kroos, Gundogan; Musiala, Wirtz, Havertz; Fullkrug. All. Nagelsmann.

La Svizzera ha 5 cinque protagonisti della serie A: Sommer (Inter), Rodriguez (Torino), Aebischer e Ndoye (Bologna), Okafor (Milan). Tre anni fa battè la favoritissima Francia e arrivò ai quarti, il suo punto più alto nella storia degli Europei. Stesso traguardo toccato tre volte ai mondiali, ma sino al 1954, in un calcio davvero pionieristico.

La formazione tipo è secondo il 3-5-2: Sommer; Elvedi, Akanji Schär; Comert, Zakaria, Xhaka, Aebischer, Sierro; Ndoye, Amdouni. Allenatore: Murat Yakin.

L’Ungheria vorrebbe fare meglio rispetto al 2021, quando a lungo accarezzò a lungo l’idea di arrivare agli ottavi di finale, sempre con il ct Marco Rossi, ex terzino sinistro di Sampdoria e Piacenza, in serie A. I magiari sono alla 3^ qualificazione consecutiva agli Europei, mentre sino al 2012 ne avevano raggiunte appena due, va però considerato che sino al 1992 alle fasi finali partecipavano appena 8 squadre. E 4 sino al 1972.

Szoboszlai e Nagy sono i trascinatori di questo 3-4-2-1: Gulácsi; Orban, Lang, Szalai; Nego, Nagy, Schafer, Kerkez; Szoboszlai, Sallai, Varga.

La Scozia è alla seconda grande manifestazione del millennio e nella storia mai ha passato il primo turno, nelle 8 partecipazioni ai Mondiali nè nelle altre 2 degli Europei. Con 

Steve Clarke si era già qualificata tre anni fa. Gli scozzesi hanno solidità difensiva, qualità a centrocampo con Gilmour, McTominay e Robertson. La formazione tipo (3-4-2-1): Gunn; Porteous, Hendry, Tierney; Patterson, McCrorie, Gilmour, Robertson; McGinn, McTominay; Shanklan. 

Prima giornata. Germania-Scozia (Allianz Arena di Monaco di Baviera); Ungheria-Svizzera (RheinEnergieStadion di Colonia) – sabato 15 giugno, ore 15. 

Seconda giornata, mercoledì 19:
Germania-Ungheria (MHPArena di Stoccarda) ore 18
Scozia-Svizzera (Colonia) ore 21. 

Terza giornata, domenica 23 ore 21
Svizzera-Germania (Waldstadion di Francoforte) e Scozia-Ungheria (Stoccarda).

Nel gruppo B, dovrebbero passare tutte e 3 le più accreditate, lasciando l’Albania a 0 punti.

L’Italia è imperniata sul blocco dell’Inter e ha in Barella la vera stella. Buongiorno e Darmian potrebbero giocare dall’inizio, al posto di Calafiori e Frattesi, per un 3-4-2-1. Frattesi è il più riposato degli azzurri, avendo giocato poco fra i campioni d’Italia e considerate le 5 sostituzioni può risolvere anche subentrando con la percussione giusta o anche soltanto una palla recuperata. Molto dipenderà anche da 

Scamacca, 19 reti in stagione ma alla prima grande manifestazione. 

La formazione tipo (4-2-3-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Calafiori, Bastoni, Dimarco; Jorginho, Barella; Chiesa, Frattesi, Pellegrini; Scamacca. Ct Spalletti.

La Spagna ha giovani sempre nuovi, con il ct Luis de La Fuente. Che qui era all’under 21, nel 2019, poi campione d’Europa, a Udine.

Lamine Yamal dovrebbe diventare il calciatore più giovane di sempre a esordire in un Europeo. Il tiki-taka di Luis Enrique fa posto al pragmatismo di questo allenatore, con il 4-2-3-1, manca giusto un grande centravanti: Unai Simon; Carvajal, Le Normand, Laporte, Grimaldo; Merino, Rodri; Lamine Yamal, Olmo, Williams; Morata. 

La Croazia cerca sempre l’oro, sfuggito anche in Nations league. Kramaric dell’Hoffenheim, in Germania, è un buon attaccante, Petkovic ha limiti tecnici mascherati con il grande impegno. Il centrocampo è sempre di classe. 

Parte in 4-3-1-2: Livakovic; Stanisic, Erlic, Gvariol, Sosa; Modric, Brozovic, Kovacic; Pasalic; Kramaric, Petkovic. Allenatore: Zlatko Dalic.

L’Albania ha vinto il suo girone basando tanto sullo scouting, secondo i dettami di Sylvinho, allievo di Roberto Mancini. Ha naturalmente tanti giocatori della nostra serie A, con cui magari darà fastidio soprattutto alla Croazia.

La formazione tipo (4-2-3-1): Berisha; Ismajli, Mitaj, Balliu, Hysaj; Laçi, Asllani; Broja, Bajrami, Daku; Manaj. Allenatore: Sylvinho.

Il calendario. Sabato 15 giugno, Spagna-Croazia (Olympiastadion di Berlino) ore 18 e Italia-Albania (Westfalenstadion di Dortmund) ore 21. Seconda giornata: Croazia-Albania (Volksparkstadion di Amburgo) mercoledì 19 ore 15; Spagna-Italia (Arena AufSchalke di Gelsenkirchen) giovedì 20, ore 21

Terza giornata, lunedì 24, ore 21: Albania-Spagna (Merkur Spiel-Arena di Düsseldorf) e Croazia-Italia (Red Bull Arena di Lipsia).

Girone C, Inghilterra per il primo posto, Danimarca forse leggermente avanti rispetto alla Serbia. Che manca dagli Europei dal 2000, esattamente come la Slovenia, probabile quarta forza.

Gli inglesi restano fermi al mondiale del 1966, come unico titolo e dovrebbero valere la finale. Il ct Southgate è all’ultima occasione, solo vincendo manterrebbe la panchina. Bellingham, Kane e Foden sono talenti mondiali. Raramente l’Inghilterra ha deluso come gioco, troppe volte è uscita ai rigori, anche ai mondiali.

La formazione tipo (4-3-3): Pickford; Walker, Stones, Guehi, Shaw; Rice, Gallagher, Bellingham; Saka, Kane, Foden.

La Danimarca sorprese il mondo nel 1992, aggiudicandosi l’Europeo da ripescata, a Euro2020 uscì in semifinale con l’Inghilterra, in Qatar fu tra le grandi delusioni. Ct è Hjulmand, amante delle statistiche. La classe non manca ai danesi, è la fase difensiva da sempre il tallone d’Achille. Per Rasmus Hojlund sarà la prima vera manifestazione da titolare, a 21 anni può stupire. (4-3-3): Schmeichel; R. Kristensen, Kjaer, Andersen, Mahele; Jensen, Hojberg, Eriksen; Poulsen, Hojlund, Wind. 

La Serbia ha 7 protagonisti o ex della serie A, se passa il turno potrebbe persino valere i quarti.(3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Milenkovic, Pavlovic, Babic; Zivkovic, Lukic, Mijailovic, Kostic; S. Mikinkovic-Savic, Tadic; Vlahovic. Allenatore: Dragan Stojkovic.

La Slovenia ha il portiere più continuo al mondo, Oblak, dell’Atletico Madrid, da anni. Mentre 

Luka Doncic perde la prima finale Nba, con i Dallas Mavericks, il calcio sogna di passare il turno, confermando la qualità sportiva di una nazione unica, ricordando i soli 2 milioni e 112mila abitanti.

(4-4-2): Oblak; Karnicnik, Blazic, Bijol, Janza; Stojanovik, Cerin, Elsnik, Lovric; Sesko, Sporar. Allenatore: Matjaz Kek.

Domenica 16: Slovenia-Danimarca (Stoccarda) ore 18; Serbia-Inghilterra (Gelsenkirchen) ore 21.

Giovedì 20: Slovenia-Serbia (Monaco) ore 15; Danimarca-Inghilterra (Francoforte) alle 18. Martedì 25, ore 21: Inghilterra-Slovenia (Colonia) e Danimarca-Serbia (Monaco).

La Francia dovrebbe qualificarsi in anticipo, l’Olanda può precedere la Polonia, reduce da due Europei e mondiali deludenti, l’Austria potrebbe passare per terza.

I francesi hanno perso con la Svizzera solo ai rigori, nello scorso Europeo, è stato l’unico passaggio a vuoto del ct Deschamps, giustamente confermato, al punto da raggiungere la finale mondiale, perduta dal dischetto. La rosa è profonda, non c’è solo Mbappé, potenziale Pallone d’oro assieme a Vinicius, il brasiliano del Real Madrid, i giovani Zaire-Emery e Barcola possono essere determinanti nei finali. Partisse male, Giroud perderebbe il posto da titolare. (4-3-3): Maignan; Clauss, Konatè, Upamecano, Theo Hernandez; Tchouameni, Rabiot, Griezmann; Dembelè, Giroud, Mbappè. 

L’Olanda viene dal quarto di finale perso ai Mondiali ai rigori, con l’Argentina, con Van Gaal che ha lasciato la panchina a Ronald Koeman, al secondo mandato. Senza De Jong e l’atalantino Koopmeiners perde abbastanza. (3-4-2-1): Verbruggen; De Vrij, Van Dijk, Ake; Dumfries, Schouten, Reijnders, Blind; Simons, Gakpo; Weghorst. 

Nella Polonia, il 36enne Lewandowski ha un infortunio muscolare, mentre Milik è fuori per infortunio nell’ultima amichevole. E’ passata solo ai rigori, con il Galles, ai Mondiali aveva superato il secondo turno grazie ai rigori parati da Szczesny. Ha talento e potrebbe riemergere all’improvviso. (3-5-2): Szczesny; Bednarek, Dawidowicz, Kiwior; Frankowski, Piotrowski, Slisz, Zielinski, Zalewski; Swiderski, Lewandowski. Allenatore: Michal Probierz.

L’Austria viene da 3 presenze negli ultimi 4 Europei e prova a raggiungere quarti mai toccati. Vanta la semifinale mondiale del 1954, 70 anni fa. Il ct è Ralf Rangnick, mancato allenatore del Milan, che aveva già deciso di prenderlo al posto di Pioli, dopo il subentro a Marco Giampaolo. Il gioco è fluido, c’è anche talento, con Sabitzer, del Borussia Dortmund, e potrebbe soffiare la terza piazza ai polacchi.

(4-2-3-1): Pentz; Posch, Querfeld, Danso, Mwene; Schlager, Grillitsch; Laimer, Baumgartner, Sabitzer; Arnautovic.

Il calendario. Polonia-Olanda (Amburgo) domenica 16 alle ore 15,
Austria-Francia (Düsseldorf) lunedì 17 alle 21. Venerdì 21: Polonia-Austria (Berlino) alle 18 e Olanda-Francia (Lipsia) alle 21. Martedì 25, alle 18: Olanda-Austria (Berlino) e
Francia-Polonia (Dortmund).

Il raggruppamento E è il meno qualitativo, con il Belgio favorito: Slovacchia, Romania e Ucraina potrebbero uscire tutte, se fossero in altri gironi. 

I belgi sono la grande incompiuta dello scorso decennio, con i quarti mondiali del 2014 e degli ultimi 2 Europei, inframezzati dal bronzo iridato del 2018. L’uscita al primo turno dei fiamminghi al mondiale in Qatar porta anticipa il ricambio generazionale, di quei fenomeni restano De Bruyne e Lukaku, che è in parabola discendente. Courtois ha dimostrato nella finale di Champions come abbia recuperato dai gravi infortuni, con parate sullo 0-0, eppure il ct calabrese Domenico Tedesco ha deciso di non convocarlo. De Ketelaere e Opensa potrebbero incidere nei secondi tempi. (4-3-3): Casteels; Castagne, Faes, Vertonghen, Theate; Onana, Mangala, De Bruyne; Doku, Lukaku, Trossard. 

Francesco Calzona era in prestito al Napoli, caso unico nella storia del calcio di un ct che è anche impegnato in un grande club, precedente da non ripetere perchè con questo metro chiunque potrebbe allenare una nazionale e contemporaneamente un club.

Gli slovacchi sono alla terza qualificazione di fila e favorita per la seconda posizione, il tecnico napoletano è stato confermato. Vittek eliminò l’Italia campione del mondo nel 2010, ha smesso 5 anni fa. Fu il punto più elevato nella storia di questa nazionale, riconosciuta dal 1992. Otto anni fa passò il primo turno, ha 5 giocatori della nostra serie A o ex, nel 4-3-3: Dubravka; Gyomber, Vavro, Skriniar, Hancko; Kucka, Lobotka, Duda; Schranz, Bozenik, Suslov. 

La Romania era nota per il talento, nelle qualificazioni ha subito appena 5 reti. Nel 2000 arrivò ai quarti, da allora alternava mancate qualificazioni a uscite al primo turno, mentre ai mondiali non si qualifica dal ’98. Il ct era Angel Iordanescu, tornato per altre due volte: nel 2016 fu l’ultimo allenatore a portare la Romania a una grande manifestazione. Ora in panchina c’è il figlio, Angel, con questo 4-2-3-1: Moldovan; Ratiu, Dragusin, Burca, Bancu; M. Marin, R. Marin; Hagi, Stanciu, Dragus; Puscas.

L’Ucraina è passata solo nei minuti finali, contro la Bosnia, grazie ad Artem Dovbyk, 24 gol e 10 assist nel Girona, in Spagna, qualificato in Champions. Zinchenko e Malinovskyi sono i cardini del centrocampo, Lunin ha difeso la porta del Real Madrid nella stagione dell’infortunio di Courtois. La nazionale di Rebrov è alla quarta partecipazione consecutiva, tre anni fa raggiunse i quarti. Come nel 2006, unica presenza ai Mondiali. (4-2-3-1): Lunin; Konoplya, Zabarnyi, Matviyenko, Mykolenko; Zinchenko, Malinovskyi; Tsygankov, Sudakov, Mudryk; Dovbyk.

Il calendario. Lunedì 17: alle 15 Romania-Ucraina (Monaco di Baviera) e alle 18 Belgio-Slovacchia (Francoforte). Venerdì 21, alle 15 Slovacchia-Ucraina (Düsseldorf), sabato 22 alle 21 Belgio-Romania a Colonia. Mercoledì 26, alle 18,
Slovacchia-Romania (Francoforte) e
Ucraina-Belgio (Stoccarda).

L’ultimo gruppo vede il Portogallo favorito, mentre la Turchia ha qualcosa in più della Cechia. La Georgia ha l’obiettivo di segnare un gol.

Cristiano Ronaldo ha 39 anni, proverà a chiudere con il Portogallo qualificandosi anche al mondiale del 2026, per battere ogni record di longevità, ai massimi livelli. In Qatar finì in panchina, stavolta è titolare, in una nazionale che ha vinto tutte e 10 le gare di qualificazione. (4-3-3): Costa; Cancelo, Dias, Inacio, Dalot; Palhinha, Neves, Fernandes; Bernardo Silva, Ronaldo, Felix. Allenatore: Roberto Martinez.

Nella Turchia c’è il quinto ct italiano, Vincenzo Montella. Ha due bei talenti, Arda Guler e Kenan Yildiz, classe 2005 entrambi. In mezzo le geometrie di Calhanoglu, centrocampista fra i migliori al mondo. (4-2-3-1): Cakir; Celik, Demiral, Kaplan, Ozkacar; Ozcan, Kokcu; Yildiz, Calhanoglu, Akturkoglu; Yilmaz.

La Rep. Ceca vanta la partecipazione al mondiale del 2006, mentre agli Europei non è mai mancata, da quando esiste, e debuttò con la finale del 1996. Il ct Ivan Hasek eredita la nazionale da Jaroslav Silhavy, dimessosi dopo queste qualificazioni. All’ultimo Europeo raggiunse i quarti, impegnando anche la Danimarca, ora può contendere la seconda piazza alla Turchia, con questo 3-4-1-2: Stanek; Holes, Zima, Krejci; Doudera, Soucek, Barak, D. Jurasek; Provod; Schick, Hlozek.

La prima volta della Georgia è con il ct Willy Sagnol, esterno sinistro della nazionale francese nel mondiale del 2006, perso ai rigori contro l’Italia. Parte con il 5-3-2 ma non pensa solo a difendersi, con: Mamardashvili; Kakabadze, Kvirkvelia, Kashia, Dvali, Shengelia; Chakvetadze, Kvekveskiri, Kochorashvili; Zivzivadze, Kvaratskhelia. 

L’Italia ha il primato di arbitri presenti, fra i 18 ci sono lo scledense Daniele Orsato, all’ultima direzione della carriera, e il napoletano Marco Guida, 43 anni, di Pompei. Due fischietti anche per la Francia, la Germania e l’Inghilterra. Sarà anche il loro Europeo.

Tutte le partite saranno trasmesse in diretta sui canali di Skysport, mentre la Rai diffonderà 31 delle 51 gare previste, su Rai1 o Rai2. In chiaro, mancheranno solo 4 ottavi di finale, fra le gare della fase a eliminazione diretta.

La finale sarà domenica 14 luglio. Venerdì 26 inizieranno le olimpiadi e sarà una nuova abbuffata di grande sport.

La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”

Leave a reply