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Vanni Zagnoli
Qualche notazione sulla prima settimana degli Europei di calcio, in Germania.
Intanto gli stadi pieni. A differenza del mondiale di Qatar, in cui c’erano ampi vuoti, negli 8 stadi tedeschi c’è sempre l’esaurito. Il pubblico è in particolare delle nazionali protagoniste sul campo, con nubi di colori legati a chi sta giocando. La Germania è abbastanza al centro dell’Europa e dunque arrivano sostenitori in massa, oltre agli immigrati.
E’ l’Europeo anche degli autogol, Calafiori che ha deciso Italia-Spagna è in buona compagnia. Nella gara inaugurale terminata 5-1, autorete di Rudiger dei tedeschi a favore della Scozia. Croazia-Albania è stata decisa da Gjasula: il centrocampista albanese, da subentrato, ha regalato il momentaneo vantaggio ai croati ma si è rifatto segnando il 2-2.
I vicecampioni del mondo della Francia hanno avuto bisogno di una autorete di Wober per battere l’Austria all’esordio, così come il Portogallo che ha superato la Repubblica Ceca per 2-1, con l’autogol di Hranac, per l’1-1, prima della rete di Conceicao nel finale.
Tre anni fa, fu stabilito il primato di autogol in questa competizione, con 10 autoreti nella fase a gironi.
Lunedì, la Slovacchia ha battuto il Belgio, autografando una grande sorpresa. L’1-0 è paragonabile al 3-2 degli slovacchi sull’Italia al mondiale del 2010, con l’eliminazione in qualificazione dei campioni guidati da Marcello Lippi.
Anche quel giorno era in campo Juraj Kucka, aveva 23 anni, oggi sono 37 e resiste non lontano dai livelli toccati al Genoa, al MIlan e al Parma.
Il grande pressing dei bianchi è chiamato da Francesco Calzona, il tecnico che la Slovacchia aveva prestato al Napoli, per l’ultimo terzo di campionato, precedente unico, da non ripetere, perchè diversamente qualsiasi ct potrebbe anche allenare un club, se serve, almeno nelle fasi chiave di una stagione. Calzona è calabrese, nato a Vibo Valentia, provincia dal 1992. All’epoca giocava fra i dilettanti toscani, dopo avere debuttato nell’Arezzo. Castiglionese e Quarata, Subbiano e Dante. E’ al Tegoleto (provincia di Arezzo) che conosce Maurizio Sarri, suo allenatore.
A 36 anni parte a guidare Castiglionese, Torrita, dal 2007 al 2018 è vice di Sarri in 8 squadre, dall’Avellino al Napoli. E’ lì che conquista Marek Hamsik, al punto che lo segnala alla federazione, come ct, incarico assunto nel 2022.
Calzona ha 56 anni, il ct del Belgio Domenico Tedesco appena 38. E’ cresciuto a Bocchigliero, provincia di Cosenza, con i genitori. Che per motivi economici si trasferiscono in Germania. Gioca nell’Asv Aichwald, a 23 anni, nel 2008, inizia ad allenare giovanili. Nel 2017 subentra in Bundesliga 2, all’Erzegebirge Aue, evita la retrocessione e da lì ottiene grandi occasioni. Passa allo Schalke 04, arriva secondo dietro il Bayern in Bundes. Raggiunge gli ottavi di Champions, il 7-0 a Manchester con il City gli costa però l’esonero. Poi Spartak Mosca, Lipsia e nel febbraio del 2023 arriva al Belgio. Ha il contratto sino al 2026 ma in caso di eliminazione al primo turno sarebbe probabilmente esonerato. Resta il fascino di una sfida fra calabresi, anche se Calzona ha passato molta della sua vita in Toscana. Sono partiti dal basso, l’ascesa di Domenico Tedesco è stata molto più rapida e adesso alla guida di una delle nazionali più qualitative d’Europa può fare meglio della generazione d’oro mai arrivata a finali internazionali. Solo Lukaku e De Bruyne sono rimasti di quei campioni, entrambi sono stati contenuti dall’organizzazione difensiva di Calzona.
La Slovacchia era passata in vantaggio anche con l’Ucraina, che poi ha rimontato per 2-1, regalando un sorriso alla nazione tanto martoriata dalla guerra. A Schranz rispondono Shaparenko e Yaremchuk, facendo esultare in tribuna il presidente federale Shevchenko. Ogni volta che atleti ucraini sono protagonisti, il pensiero di tifosi e il loro stesso va per il Paese ancora lontano dalla fine del conflitto.
Fra i più apprezzati arbitraggi, c’è l’arbitro Marco Guida, in Portogallo-Cechia 2-1 ammonisce nel primo tempo per simulazione Leao. Se l’Italia non dovesse arrivare in semifinale, potrebbe esserci un arbitro italiano in semifinale appunto o persino in finale.
Il secondo gol di Lukaku con il Belgio al 40’ st contro la Slovacchia è risultato di nuovo irregolare (il primo in fuorigioco). Il Var è intervenuto ancora, questa volta per segnalare all’arbitro, che l’aveva perso, un tocco di mano precedente di Openda. Il direttore di gara è andato all’on field review e lì ha visto l’irregolarità, aiutato anche da un sensore nel pallone.
E’ una novità di questi Europei: i palloni sono ultra connessi, all’interno hanno 20 sensori per aiutare gli arbitri a capire se c’è stato il tocco di mano. Sul monitor del Var è comparso, insieme alle immagini, anche un grafico (simile ad un elettrocardiogramma) che ha segnalato al direttore di gara l’effettivo cambio di traiettoria del pallone, il controllo fra l’altro è decisivo nell’aggiramento del difensore da parte di Openda e allora l’annullamento è equo.
Portogallo-Cechia è stata decisa nel recupero da Francisco Conceiçao. Ha 21 anni, gioca nel Porto, di cui Sergio è stato calciatore, prima e dopo le esperienze alla Lazio. Soprattutto, è stato per 7 stagioni tecnico del Porto, sino alla presidenza di Andrè Villas-Boas, raro esempio di eccellente allenatore che a soli 47 anni lascia la panchina per fare il presidente. Soprattutto, Conceiçao senior passa alla storia per la tripletta del 2000, con cui eliminò la Germania nella prima fase. Sono rarissime le triplette nella storia delle grandi manifestazioni, per non attaccanti.
Tornando all’Italia c’è lo strano caso di Davide Frattesi. Gioca più in nazionale che nell’Inter, in proporzione. Con Spalletti ha disputato 11 incontri su 12 (951 minuti, 5 volte titolare) e ha firmato 4 gol (nessuno come lui); nella stagione alle dipendenze di Inzaghi ha giocato 42 partite (1.555 minuti, 11 volte titolare) e ha segnato 8 reti. A Milano, avrà davanti anche nella prossima stagione Barella e Mkhitaryan, che a 35 anni e mezzo potrebbe iniziare a perdere qualche colpo.
Anche con l’Italia la concorrenza è notevole, ma Davide si ritaglia spazio: doppietta decisiva per la vittoria all’andata contro l’Ucraina, il 12 settembre nel girone di qualificazione a Euro 2024, una delle reti del 4-0 contro Malta e il gol nell’ultima amichevole, con la Bosnia. Con l’Albania è rimasto in campo tutta la gara, nonostante i continui richiami di Spalletti, nel secondo tempo, tra fase difensiva e inserimenti con il tempo giusto. E’ l’azzurro che ha giocato meno in stagione e anche per questo è il più riposato, lui che è un moto perpetuo. Lo stesso Jorginho, nell’Arsenal, ha giocato di più. Entrambi, peraltro, sono stati fra i più criticati nella sconfitta con la Spagna.
Un grande Europeo convincerebbe Inzaghi a impiegare Frattesi dall’inizio nella prossima stagione. Con i suoi strappi è sempre pericoloso, come dimostra il palo nel primo tempo.
Ha 24 anni e in azzurro potenzialmente può disputare i prossimi due mondiali e altri due Europei. Può reggere sino a Euro 32, che l’Italia ospiterà con la Turchia. Ma intanto c’è da onorare questa edizione.
I risultati, i marcatori e le classifiche dei gironi.
Gruppo A, classifica: Germania 6, Svizzera 4, Scozia 1, Ungheria 0.
Venerdì 14 giugno
Germania-Scozia 5-1: 10’ Wirtz, 19′ Musiala, 46′ Havertz rig; st 23′ Füllkrug, 42’ Rudiger (autogol), 48’ Can.
Sabato 15
Ungheria-Svizzera 1-3: 12′ Duah, 45′ Aebischer; st 21’ Varga (U), 48’ Embolo.
Mercoledì 19
Germania-Ungheria 2-0: 22’ Musiala, 23′ st Gündogan.
Scozia-Svizzera 1-1: 13’ McTominay (Sc), 26’ Shaqiri.
Domenica 23, ore 21
Svizzera-Germania e Scozia-Ungheria.
Gruppo B: Spagna 6, Italia 3, Albania e Croazia 1.
Spagna-Croazia 3-0: 29’ Morata, 32′ Fabian Ruiz, 47′ Carvajal.
Italia-Albania 2-1: 1’ Bajrami (A), 11’ Bastoni, 16′ Barella.
Mercoledì 19 giugno
Croazia-Albania 2-2: 11’ Laçi (A); st
29’ Kramarić (C), Gjasula (A) 31’ aut e 50’.
Giovedì 20
Spagna-Italia 1-0: 10’ st Calafiori aut.
Lunedì 24, ore 21: Albania-Spagna e
Croazia-Italia.
Gruppo C: Inghilterra 4, Danimarca 2, Slovenia 2, Serbia 1.
Domenica 16: Slovenia-Danimarca 1-1: 17′ Eriksen (D); 32′ st Janza.
Serbia-Inghilterra 0-1: 13’ Bellingham.
Giovedì 20: Slovenia-Serbia 1-1: st 24’ Karničnik (Sl), 50’ Jović.
Danimarca-Inghilterra 1-1: 18’ Kane (I), 34’ Hjulmand.
Martedì 25, ore 21: Danimarca-Serbia e Inghilterra-Slovenia.
Gruppo D: Paesi Bassi 4, Francia 4; Austria 3, Polonia 0.
Polonia-Olanda 1-2: 16’ Buksa (P), 29′ Gakpo; 38’ st Weghorst.
Lunedì 17: Austria-Francia 0-1: 38’ Wober autorete.
Venerdì 21. Polonia-Austria 1-3: 9′ Trauner, 30′ Piatek (P); st 21’ Baumgartner, 78′ Arnautovic rig.
Olanda-Francia: 0 a 0
Martedì 25 giugno, ore 18: Francia-Polonia e Olanda-Austria.
Gruppo E: Romania, Ucraina e Slovacchia 3; Belgio 3.
Lunedì 17. Romania-Ucraina 3-0: 29’ Stanciu, st 8′ R. Marin, 12′ Drăguş.
Belgio-Slovacchia 0-1: 7’ Schranz.
Venerdì 21: Slovacchia-Ucraina 1-2: 17’ Schranz (S); st 9’ Shaparenko, 35′ Yaremchuk.
Sabato 22: Belgio-Romania 2 a 0: Tielemans (B); St De Bruyne (B)
Mercoledì 26, ore 18: Slovacchia-Romania e Ucraina-Belgio.
Girone F: Portogallo 6, Turchia 3, Cechia e Georgia 1.
Martedì 18. Turchia-Georgia 3-1: 25’ Müldür, 32′ Mikautadze (G); st 24’ Güler, 51’ Aktürkoglu.
Portogallo-Cechia 2-1: st 17′ Provod (C), 24’ Hranac (aut), 47’ Conceiçao.
Sabato 22: Georgia-Cechia 1a 1: 49′ Mikautadze (rig) (G); st 19′ Schick, Turchia-Portogallo 3 a 0 Sillva (P), Akaydin (aut) (T), Fernandes (P).
Mercoledì 26, alle 21: Georgia-Portogallo e Cechia-Turchia.
La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”