https://www.enordest.it/2023/04/30/e-un-bel-giorno-se-velasco-torna-in-panchina/
Vanni Zagnoli
Volley e calcio, nel vannizagnoli.it show, ovvero video a parziale corredo del nostro zizzagare settimanale.
Pallavolo, dunque, con gli errori delle leghe.
I playoff al maschile contemporaneamente, 4 gare alla stessa ora, le belle delle semifiinali in contemporanea. Come molti italiani rifiuto l’idea di abbonarmi a Volleyballword.com e allora tante belle partite non si possono vedere gratis o su Dazn o Sky.
Modena non conferma Andrea Giani in panchina, viene da 4 stagioni dignitose, con la Cev recente, era stato strappato a Milano. Dove Roberto Piazza ha vinto la Challenge e ora insegue la prima finale scudetto. Peccato, perchè Modena poteva lanciare un segnale, allo sport italiano, e imitare Trento, alla 7^ stagione di fila con Angelo Lorenzetti. Che in questo periodo ha perso la bellezza di 11 finali su 14 (qualcuna appartiene al ciclo precedente), restano comunque discreti esempi, rispetto alla frenesia del calcio, che esonera tanti tecnici, anche grandi, alla seconda difficoltà, via.
Il ritorno in panchina di Julio Velasco a 71 anni, con le donne di Busto Arsizio, suo primo club femminile. La storia, il grande impulso dato alle giovanili azzurre nel quadriennio, eppure ha piacere di allenare, un club al femminile è una novità, per il tecnico argentino, che aveva guidato solo l’Italia donne, dopo gli uomini.
La finale Trento-Civitanova, con appena 3 finali vinte dai trentini nelle ultime, comunque sono favoriti, non solo per il fattore campo. Angelo Lorenzetti nel 2016 vinse lo scudetto a Modena e poi andò a Trento, stavolta la situazione può essere rovesciata.
In esclusiva per enordest.it la nostra bella intervista a Kasicky, 39 anni, di Trento, sul personaggio, sulla longevità del bulgaro, incontrato a lungo a Roma, alla coppa Italia.
Per il calcio, il quadro delle semifinaliste nelle coppe europee. L’Italia vale da sola il computo delle altre grandi nazioni. Le squadre francesi sono assenti, la migliore nazionale dal ’98 a oggi non ha grandi club.
In Champions, dunque, due italiane, le milanesi, la spagnola Real Madrid contro la inglese, Manchester City.
Europa league, due italiane, Juventus e Roma, rispettivamente contro la spagnola Siviglia, anni fa regina con 5 trofei in 7 stagioni, e la tedesca, Bayer Leverkusen.
In Conference, l’italiana è favorita sulla svizzera Basilea, mentre l’olandese Az Alkmaar, capace di eliminare la Lazio, sfiderà l’inglese, West Ham.
Quindi siamo a 5 italiane, due inglesi, due spagnole, una tedesca; una olandese e una svizzera. Manca completamente l’Europa dell’est, al pari della Scandinavia. Il Belgio con la nazionale è più competitivo dei club.
L’istrionismo di Mourinho riempie l’Olimpico da un anno, raramente però dà spettacolo. In Europa, il Feyenoord al ritorno meritava più della sconfitta per 2-1, ma in Olanda doveva perdere. Comunque,
Gasperini vale molto più di Mourinho, al di là del 3-1 di lunedì, peccato avesse rifiutato la Roma, comunque più stimolante dell’Atalanta Bergamasca.
Inter-Juve di coppa Italia premia i nerazzurri. Rende felice il trevigiano Franco dal Cin, abitante a Udine: per una stagione e mezza fu il manager del presidente Ernesto Pellegrini. “Ma le mie idee erano imbragliate – conferma -. Zico mi avrebbe seguito, dall’Inter, il presidente preferì tenere Brady, l’irlandese eccellente trequartista e regista ma non un fuoriclasse”.
Gioisce anche Ivano Bordon, il portiere di una finale di coppa dei Campioni persa dall’Inter con l’Ajax, con doppietta di Cruyiff, sfuggito all’altro giovane, nel ’72, Lele Oriali. Veneziano, Bordon lavorò dal 2001 al 2004 alla Juve, come preparatore dei portieri, con Marcello Lippi, che poi ritrovò in nazionale, con Buffon.
La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”