Domenico Berardi, il re dei sanzionati: 30 cartellini in 2 stagioni e mezza in Serie A. Attaccante dal carattere particolare, merita l’esclusione dalla Nazionale. L’analisi di Alessandro Mazzarino

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Da un’idea di Vanni Zagnoli

Negli ultimi due anni, Domenico Berardi, il giovane attaccante del Sassuolo, si è fatto conoscere grazie a vari gol, ben 33, 4 dei quali, in una sola partita, al Milan. Il 21enne di proprietà della Juventus, però, ha mostrato anche il suo lato negativo: il carattere. In due stagioni e mezza in Serie A, Berardi ha collezionato 27 cartellini gialli e 3 rossi. Numeri impressionanti per un attaccante. I falli e le reazioni nascondono la vera bravura e il vero valore del giocatore calabrese, che è stato anche paragonato a Stoičkov, ex attaccante bulgaro, anch’esso dal carattere particolare. A differenza di Berardi, però, la leggenda del CSKA Sofia non veniva sanzionata così tanto.

Domenica scorsa, l’attaccante del Sassuolo è stato espulso per aver reagito ad un fallo subito da Ansaldi, con un calcione rifilato al difensore del Genoa.
A causa dei suoi comportamenti, il ct della Nazionale, Antonio Conte, ha deciso in passato di non convocare il giocatore neroverde, anche nei periodi di ottima forma. In giovane età, e non solo, tutti sbagliano, ma Berardi farebbe bene a darsi una calmata, per evitare di buttare all’aria la possibilità di essere convocato in Nazionale, e di indossare la maglia di un top club, anche quella che ammirava da piccolo: la casacca nero-azzurra dell’Inter.

Alessandro Mazzarino

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