(v.zagn) 1) La fine del calcio mercato, la fine dei sogni, di trasmissioni su mille nomi, si torna, speriamo, a parlare di sport vero, vario, non di sogni per i tifosi.
2) Il successo di Sportitalia, di Mediaset Premium, ma pure di Sky. Come se un acquisto modesto della Reggiana, ma straniero o prestito da squadra importante, sposti la storia di una società, dunque della città e della tifoseria. Marti Riverola, ex Barcellona, per esempio, comprato dal Bologna, si è perso. Foggia, mi pare, Reggiana, seconda stagione, se resta, 15’ a partita, non ricordo mai decisivo.
3) Il nuovo stadio di Cagliari è privato, credo. Tutti i privati del mondo.
4) I mondiali di ginnastica ritmica di Pesaro, sino a domenica. Le speranze delle farfalle. Magari l’intervista alla ct Maccarani.
5) La morte della campionessa del mondo di pugilato in allenamento. La francese Duchemin preparava il match per la difesa del titolo dei pesi piuma previsto in ottobre. Embolia polmonare fatale. Il padre, anche lui pugile, morì per attacco cardiaco.
6) L’arresto di Rooney per ebbrezza, le malefatte dei campioni. Rooney magari non si vedrà a Reggio, con l’Atalanta, nella prima Europea dopo 26 anni.
7) Volley, gli Europei quadripartiti nel 2019, tutte le grandi manifestazioni condivise. Gli Europei di calcio del 2020, gli Europei di basket ora. Sempre più partizione.