Da venti giorni il mito del calcio italiano è ricoverato in una clinica romana, a fermarlo, un problema dovuto a una infezione virale che gli ha causato difficoltà nel cammimare.
La leggenda sta giocando la sua partita più difficile, ma i sanitari che l’hanno in cura, tengono a precisare che non è in pericolo di vita e che anzi, negli ultimi giorni vi sono stati evidenti miglioramenti.
Zoff, friulano, 73 anni, anche una volta appeso scarpe e fischietto da allenatore , si è sempre tenuto in forma, praticando sport attivi come il tennis e il golf.
La fase critica sarebbe comunque alle spalle, il mito di “Spagna 82 ” reagisce, dimostra reattività, come lo dimostrò nella parata all’ultimo minuto della partita con il Brasile sul colpo di testa di Socrate, e i familiari stanno tirando tutti un sospiro di sollievo.
La notizia , pubblicata per prima dal Messagero, diffusasi a macchia d’olio sui social, i Twitter di amici e colleghi l’hanno riportata ovunque nel mondo,e puntualmente tutto il calcio, ma anche tutto lo sport, si è stretta attorno al campione dimostrando affetto e vicinanza.
Zoff sta affrontando la sua malattia con la sua solita riservatezza e con grande dignità, la stessa che , da allenatore dell’Italia agli Europei in Olanda, persa la finale al ” golden-gol ” contro la Francia, all’indomani delle feroci critiche mossegli dall’allora primo ministro italiano Berlusconi, non esitò un minuto a rassegnare le dimissioni, con stile ed eleganza, senza fare nessuna polemica.
Forza Dino, rialzati, come quella volta, e vola da un palo all’altro, come hai sempre dimostratodi saper fare.
testo autoredatto di Vanni Puzzolo