Il circuito Santa Monica, intitolato a Marco Simoncelli
La presentazione del gp di San Marino su Il Gazzettino, con un grazie a Umberto Sarcinelli.
Di Vanni Zagnoli
C’è il gran premio di San Marino, a Misano Adriatico, e Valentino Rossi corre in casa, distante appena 13 chilometri dalla sua Tavullia, al di là del cambio di regione, dalle Marche in Romagna. Sul casco mette un pesciolino giallo con il numero 46 che scappa, inseguito da uno squalo ma non spaventato. Ha 12 di punti di margine su Jorge Lorenzo e dopo 6 anni può rivincere il mondiale. ”Il grande squalo – sorride Vale – rappresenta Jorge, Marc e la Ducati. Tutti vogliono mangiarmi perché sono il pesce piccolo, cercherò di non farmi prendere”.
Vengono in mente tutte le sortite di 20 anni da Valentino, come quando festeggiò con una bambola gonfiabile. Dal canto suo, Lorenzo si è aggiudicato due mondiali, in qualifica piazza il miglior tempo, con la Yamaha Movistar: 1’32”146, record della pista riminese, con il nuovo asfalto. E’ in pole per la 3^ volta in stagione, con 106 millesimi su Marquez, l’altro spagnolo è terzo nella classifica della motogp, con 159 punti e ormai tagliato fuori dalla corsa per il titolo, a 6 gare dalla fine. Valentino però è lì, a 212 millesimi: “Partire in prima fila è fondamentale – spiega il più grande campione nella storia delle moto, assieme a Giacomo Agostini -. Al semaforo verde, Jorge scapperà via e Marc lo seguirà, vorrei restare attaccato nei primi giri. Nelle prove ho spinto per il giro veloce, la mia Yamaha però non regge tutta la gara a questi ritmi”.
Il 9 volte iridato è davanti a Pedrosa e al sorprendente pugliese Michele Pirro, tester Ducati in gara grazie a una wild card. La terza fila è italiana, con i ducatisti Iannone e Dovizioso e Danilo Petrucci, ternano reduce dal primo podio con la Ducati Octo Pramac. In ultima fila c’è il comasco Claudio Corti, mai a punti.
Lorenzo è soddisfatto. “Ho guidato bene, ma nell’ultimo giro mi sono trovato Rossi davanti e ho dovuto rallentare”. Per questo Valentino ha perso un punto sulla patente della licenza in motogp, eppure non corre rischi. “In gara sarà difficile tenere lo stesso ritmo – aggiunge Lorenzo -, perchè questo asfalto nuovo divora le gomme, devo preservare la posteriore”.
Il circuito dedicato a Marco Simoncelli è per la prima volta esaurito, con 92mila biglietti venduti, dunque è inutile mettersi in viaggio senza tagliando.