Marilenafacci. Dai tregua al cervello: se ti prendi una pausa, produci di più

dal magazine di Marilena Facci.

https://marilenafacci.wordpress.com/2015/03/20/dai-tregua-al-cervello/

Quanto otteniamo rispetto agli sforzi che produciamo? Nella vita pratica spesso c’è molta distanza tra risultati ed energia impiegata. Ci diamo tanto da fare ma concludiamo poco e non ce ne accorgiamo. O meglio: ce ne accorgiamo, ma rispondiamo al problema semplicemente aumentando gli sforzi, invece di cambiare la strategia. È questa l’origine di gran parte dello stress che proviamo alla fine delle nostre giornate.

Fai troppo e ottieni poco? Ecco perchè
Questo errore nella gestione delle energie si manifesta principalmente sul lavoro. C’è ad esempio chi avrebbe la possibilità di organizzarsi la giornata e la settimana nel modo migliore (grazie al tipo di lavoro indipendente che svolge), con alternanza di pause e di attività, e invece riempie ogni momento fino al punto da avere troppe cose a cui star dietro. C’è chi fa un lavoro di tipo dipendente, e quindi avrebbe il tempo scandito dai doveri lavorativi e dagli orari fissi, ma non riesce a dire di no alle richieste aggiuntive che arrivano a getto continuo e si ritrova impegnato ben oltre l’orario previsto, finendo per dover fare in fretta anche le attività del tempo extralavorativo. E c’è chi, pur essendo “il capo” sul luogo di lavoro e potendo dettare i tempi, imprime ritmi forsennati a se stesso e agli altri, finendo per tenere lo stesso ritmo anche nel resto della giornata. È una tendenza compulsiva a fare troppo: il risultato è che la persona finisce per non fare veramente bene nessuna delle tante cose che fa, e per non ottenere niente, o quasi.

Così vinci lo stress

– Inizia a… fare preferenze: fare tante cose senza farne bene neanche una equivale a stabilire troppi legami ma nessuno davvero “importante”: questo modo di fare lascia un senso di vuoto, di inadeguatezza o di fallimento. Certo non bisogna chiudersi, ma è necessario dedicarsi a persone e cose in modo preferenziale. Non si può trattare tutto nello stesso modo.

– Impara a nutrire l’anima: per smettere di buttarsi a fare troppo e al massimo, è fondamentale fare cose che nutrono l’anima e fanno star bene il corpo. Capire che cosa fa sentire ricchi, interiormente e fisicamente,aiuterà a orientare le scelte e decidere meglio come convogliare tempo ed energie. E non importa se sembrano cose “poco importanti”: ciò che fa star bene non è mai banale.

– Concediti di distrarti e rimandare: occorre imparare due cose che possono apparire quasi scandalose, e invece sono un vero toccasana non solo per la salute della mente, ma anche per raggiungere risultati migliori: distrarsi e rimandare. Stai facendo da ore un lavoro? Prenditi una pausa e fai altro.

Puoi ad esempio stabilire una gerarchia delle cose da fare, dalla più importante alla più futile, e se sei impegnato a lungo con una che sta in cima alla lista, sospendila e per un po’ fanne una che sta in fondo, che sia giocare a un videogioco, fare una passeggiata, telefonare a un amico solo per il gusto di farlo.  La varietà, l’alternanza di pieni e di vuoti, di tempo libero e occupato è fondamentale non solo per la salute ma anche per migliorare l’efficienza.

I concetti che migliorano la vita:

– Lentezza, ciclicità: la natura insegna a rispettare i tempi

– Pausa, intervallo: devi sempre alternare tempi pieni e vuoti

– Silenzio, riposo: ci sono momenti indispensabili per rigenerarsi

– Incanto, stupore: per vedere la bellezza bisogna fermarsi

– Meditazione, ritualità: servono a entrare in contatto con l’interiorità

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