di Vanni Zagnoli
Elisa Longo Borghini non è una velocista, si è giocata il mondiale femminile di ciclismo in volata. Era partita dietro, chiusa, si è rimessa al centro, è arrivata a un metro dal bronzo, era già salita sul podio tre anni fa. E’ figlia di Guidina Dal Sasso, ex fondista, ha una bella storia. Avrebbe dovuto lanciare la volata di Giorgia Bronzini, ma la piacentina quando era a ridosso del gruppetto di testa ha rotto il cambio, così è finita a piedi, con la bici in spalla, 27esima.
Il campionato del mondo in Virginia, a Richmond, ha un percorso facile a parte lo strappo finale. C’era selezione, era in fuga un’altra azzurra, Valentina Scandolara, raggiunta a un chilometro dalla fine, assieme all’australiana Kitchen.
Vince Elizabeth Armitstead, che quest’anno si era aggiudicata la seconda coppa del mondo. Cambia ritmo sull’ultima salita a 900 metri dall’arrivo, davanti all’olandese Anna Van Der Breggen, seconda nella cronometro. E’ la terza donna argento nella gara in linea che in quella contro il tempo nello stesso anno. Sesta la ex campionessa del mondo Pauline Ferrand Prevot.
L’Italia andava a medaglia da 9 anni, fra le prove in linea, la juniores e la cronometro. Il ct Salvoldi resta fra i più medagliati. E poi c’è la dignità del quarto posto, sempre. Un bel risultato, a prescindere.
I piazzamenti delle azzurre in America: 4^ Longo Borghini, 18. Cecchini a 17″; 23. Scandolara; 27. Bronzini a 36″; 54. Ratto a 52″; 62. Guderzo a 2’33”; 76. Bastianelli a 5’41”.