Il trentino Maurizio Fondriest domani compirà il suo mezzo secolo. Nato a Cles, in provincia di Trento, il 15 gennaio di cinquant’anni fa, l’ex ciclista è stato campione del mondo in linea nel 1988, corsa sul circuito di Renaix (o Rennes), in Belgio, a soli 23 anni. Sfruttò il contatto tra il favorito Criquielion e il canadese Bauer, una caduta che fece epoca. Poi legittimò quel titolo con un grande ’93, in cui vinse anche la Milano-Sanremo.
Sin dai dilettanti è stato grande rivale di Gianni Bugno e la sfida tra i due è stata paragonata ai leggendari dualismi del ciclismo italiano, da Coppi e Bartali a Moser e Saronni.
Passò professionista a 22 anni con la Ecoflam, nell’88 il passaggio all’Alfa Lum, poi i bienni alla Del Tongo e alla Panasonic. Dal ’93 gareggiò per la Lampre, poi Roslotto e chiusura alla Cofidis. Lasciò troppo presto, a 33 anni.
Fondriest ha fatto parte anche della nazionale dal 1987 al 1997 diventando una colonna nei primi anni novanta. Si classificò nono nella corsa iridata nel ’90 a Utsonomya, 11° l’anno dopo e quinto nel 1993. Dopo il ritiro ha prodotto bici con il suo nome e svolge anche il ruolo di commentatore sportivo per alcune reti televisive.
Biagio Bianculli