Champions League, la Roma fa 1-1 ad Oporto. Felipe regala il vantaggio ai giallorossi che dopo non chiudono la partita. Vermaelen si fa espellere a fine primo tempo e nella ripresa i portoghesi trovano il pari con il rigore di Andrè Silva

 Vanni Zagnoli

“Fiuuuu”, commenterebbe Massimiliano Allegri, su twitter. Nel senso che la Roma scampa un enorme pericolo, con l’1-1 in Portogallo ipoteca il preliminare di Champions league, contro un Porto abbonato ai quarti. C’era il rischio di eliminazione, capitata a molte italiane negli ultimi 20 anni, compresi Napoli e Lazio, ma all’Olimpico basterà lo 0-0. A Oporto incide l’autorete di Felipe,  poi i giallorossi sfiorano il raddoppio con Nainggolan, si arrendono a mezz’ora dalla fine a un rigore gratuito. Spalletti prepara l’appuntamento con sagacia tattica e determinazione, come da subentro a Rudi Garcia.

Nel primo tempo il 35enne Casillas pasticcia tre volte, Dzeko in avvio non sfrutta l’occasione. Juan Jesus a sinistra fatica, è più difensivo di Mario Rui, infortunato, e in generale fa buona opposizione. Gli uomini di Espirito Santo giocano un po’ alla sperindio, cioè con azioni personali, affondi sulle fasce, con Florenzi che va in crisi prima dell’intervallo, comunque Allison non effettua interventi determinanti. Confortano i progressi di Strootman dopo due anni da infortunato, l’argine è all’altezza.

La svolta negativa al 41’, quando il sopravvalutato Vermaelen merita la seconda ammonizione per un calcione ad Andrè Silva che gli aveva preso il tempo. Lì serve prudenza, esce l’agile Perotti per Emerson Palmieri, conveniva levare il macchinoso Dzeko. I lusitani si fanno vivi in area piccola, pareggiano alla ripresa. L’arbitro Kuipers convalida il tocco di Adrian Lopez, senonchè viene convinto da capitan De Rossi a consultare anche il collaboratore di porta, che azzecca la ricostruzione del rimpallo da fuorigioco e allora fa annullare. La Roma ondeggia, Andrè Silva manca la porta. I biancoblù spingono che è un piacere, la terza forza del calcio italiano si oppone con tenacia olimpica e con il passare dei minuti respira. A parte il rigore dopo un’ora, perchè Adrian Lopez gira da destra e Palmieri devia con le mani con gesto istintivo quanto evidente: dal dischetto Andrè Silva infila di prepotenza. Emergono di nuovo i rischi nell’impiegare come terzino Florenzi, che a Crotone si rivelò per le qualità offensive, ma in fondo anche Conte faceva lo stesso con l’Italia, all’Europeo. Il Porto folleggia, anzi si acquieta ma il pareggio gli va stretto, dopo la prima mezzora capitolina.

PORTO-ROMA 1-1: 21’ pt Felipe aut, 17’ st Andrè Silva rig.

PLAYOFF. Villarreal-Monaco 1-2, Celtic-Hapoel Be’er 5-2, Dundalk-Legia Varsavia 0-2, Ludogorest-Viktoria Plzen 2-0.

Martedì. Copenaghen-Apoel 1-0, Dinamo Zagabria-Salisburgo 1-1, Steaua-Manchester City 0-5, Ajax-Rostov 1-1, Young Boys-Borussia Moenchengladbach 1-3.

A cura di Francesco Delendati

 

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