Attualità sportiva

Da Il Gazzettino, il Brasile resta bestia nera dell’Italia, nel volley

Sognavo che il volley italiano tornasse a vincere un trofeo, 9 anni dopo. Siamo lontani, purtroppo, quando c’è il Brasile di mezzo. Mercoledì sera sono stato a Firenze ad assaporare l’atmosfera del volley, ci credevo tanto. E’ stata una bella festa, il rivedere i miei beniamini della pallavolo, tanto diversi dal calcio. Bravi ragazzi, ma io convocherei sempre i migliori, anche tenendoli in panchina. Lasko, Savani. Chissà, magari persino Cisolla. Minuti di qualità potrebbe ancora dare Fei, forse. Papi a 39 anni andò all’Olimpiade, forse esiste una via di mezzo…

Dailybasket.it. L’intervista a Nando Gentile realizzata per Libero nella sera dello scudetto di Milano, come “copertura”. Con qualche aggiornamento

Nel pomeriggio preludio alla finale scudetto di basket, gara-7 a Milano, avevo parlato a lungo con Nando Gentile, il padre di Alessandro, sulla chiamata dell’Nba. La chiacchierata era stata pubblicata in prima edizione su Libero, dove poi ha fatto posto nella cosiddetta ribattuta, visibile in Lombardia, al commento alla finale.
Per Dailybasket, propongo l’integralità di quella chiacchierata, con un aggiornamento minimo, relativamente alla rinuncia da parte di Alessandro ad andare immediatamente in Nba.

Aveva conosciuto Gentile senior nei 6 mesi a Reggio Emilia, in A2 con Franco Marcelletti, mentre allo sbocciare di Alessandro, a Treviso, ne aveva realizzato un ritratto per l’Unità.

Nando rappresenta uno dei giocatori che hanno acceso maggiormente la mia fantasia. Talento allo stato puro, al telefono gli raccontavo della mia nazionale dei sogni, con lui, Esposito, Myers, Niccolai, Boni, Tonut e qualche estroso che certamente dimentico. Ne discutevo anche in una telefonata con Alberto Rossini, playmaker di riserva ai mondiale del ’90 ma non il secondo miglior regista d’Italia. Come per Messina, è stato un onore risentire Nando, raccontarne la dynasty familiare.

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