Caro Roberto Donadoni, mi auguro di sbagliare e non ho difficoltà ad ammetterlo. L’ho sempre fatto. Manenti non ci pare affidabile, almeno per 96 milioni di passivo. E’ un facilone e anche arrogante

Caro Roberto Donadoni, mi auguro di sbagliare e non avrò difficoltà ad ammetterlo. L’ho sempre fatto, ho il sito apposta. Avevo sbagliato su Pellè, a pensare che il Parma si salvasse, a tanto.

Manenti non ci pare affidabile, almeno per 96 milioni di passivo. E’ un facilone e anche arrogante. Le sue risposte non ci sono state. Ha risposto in maniera scomposta anche Alborghetti.

Tutti noi speriamo di sbagliarci. Ma solo un magnate si potrebbe accollare i 96 milioni di debiti del Parma. In tempi di crisi, solo un kamikaze. Se Brescia, Pro Vercelli e cartiere Pigna non l’hanno ritenuto credibile, come può far rinascere il Parma?

No, non l’avevo detto, non l’avevamo detto. Ci spiace tanto. A me, a mia moglie, a tanti. Il Parma è tanto, nella nostra vita, anche da non parmigiani. “Il Parma è la squadra del cuore”, canta la curva dei Boys.

A Bologna ero in lacrime, 10 anni fa. Scrivevo per Avvenire, Il Gazzettino, forse altro e piangevo. Da non reggiano. Ragiono con la mia testa, sempre, al massimo condiziono mia moglie. Tengo il Parma e tante altre squadre. Più seguo, più frequento uno stadio, più mi affeziono, alle persone.

Anche a Ghirardi, nonostante non avessi un grande rapporto.

Ma lasciamo stare. Ringrazio Dio, il Parma, Parma, i parmigiani, gli emiliani, ringrazio lei. Donadoni. Lei meritava il Milan. Lei è qua, a Parma. Parma alè. Lo dico volentieri.

Forza Parma, ma dico anche forza varie altre squadre, Sassuolo in primis e varie altre.

 

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