A due giorni dalla sfida contro la vicecapolista Roma, il tecnico dell’Udinese, Andrea Stramaccioni, romano ed ex romanista, ha esternato le proprie sensazioni su questo suo personalissimo “derby” in una lunga intervista esclusiva concessa a Sportitalia. Ecco le sue dichiarazioni, raccolte da Gabriele Schiavi:
Siamo in compagnia del tecnico dell’Udinese Andrea Stramaccioni in vista della gara contro la Roma. Gara importantissima per voi, per iniziare nel modo migliore questo 2015. Si gioca in casa e si affronta la seconda forza del campionato….
“Sì, una gara per noi importante e difficile, perché comunque sappiamo quali sono le qualità della Roma, sappiamo che la Roma, ovviamente, tra virgolette, non può sbagliare, ha un risultato solo, ma anche noi vogliamo fare molto bene. E’ vero – come qualcuno ha detto – che ci arriviamo con otto giocatori indisponibili, ma non è nel nostro stile lamentarci. Come avevo detto per la partita con la Sampdoria, anche in una situazione di difficoltà io non ho dubbi che chi andrà in campo farà veramente bene”.
Per te è anche una gara particolare, sappiamo che il tuo passato è stato giallorosso. Ora, invece, affronti la Roma con un’Udinese molto, molto carica.
“Sì, è ovvio che tutte le mie energie sono concentrate nell’Udinese. Secondo me stiamo facendo bene, dobbiamo confermarci contro la Roma. E’ normale, io sono romano e ho vissuto sei anni fantastici alla Roma, quindi non rinnegherò mai il mio passato, perché in questa città ho tanti amici, oltre alla mia famiglia; e anche nella Roma: da Bruno Conti a Vito Scala, e in campo ci sono giocatori che ho allenato. Diciamo che per chiudere con una battuta: al novantesimo, per la lotta Scudetto, ritiferò per la Roma, ma fino al novantesimo l’Udinese proverà in tutti i modi a metterli in difficoltà”.
Hai parlato di defezioni, sia per l’Udinese, ma anche per i giallorossi. Che avversario ti aspetti?
“Un avversario che fa della sua qualità di gioco il suo dna, un avversario che secondo me ha il centrocampo più forte d’Italia. Ha tantissima qualità e credo che questo possa essere per loro il modo per mettere sempre la partita sui binari che prediligono, della qualità, del palleggio, ed è quello che dovremo cercare di impedire noi. Dobbiamo cercare di essere aggressivi e non concedergli di mettere in campo le loro doti, perché probabilmente su quello sono i migliori d’Italia e noi invece vogliamo cercare di rendergli la vita più difficile”.
Dopo l’ottima prestazione di Genova e dopo la pausa, che Udinese ci aspettiamo alla ripresa?
“Un’Udinese che deve essere molto concentrata. Finora sappiamo di aver alternato ottime cose a cose meno positive. Per questo noi lavoriamo duramente, io per primo. I ragazzi sono comunque molto concentrati. Poi sai, la prima partita, dopo le soste, è ancora più difficile, perché si gioca delle volte in condizioni climatiche un po’ avverse. Però noi siamo in casa, davanti ai nostri tifosi, è il nuovo anno, contro una squadra che è tra le due capolista, e vogliamo fare bene. Sappiamo che possiamo farcela, io ne sono convinto, però facciamo parlare il campo”.
L’ultima considerazione è su due possibili protagonisti. Qui parliamo della storia del calcio: Francesco Totti da una parte e Antonio Di Natale sull’altro versante. Qui parlano i numeri e i gol.
“Conosco Francesco fin dalle giovanili, io sono un ’76 come lui: ci sono pochi aggettivi che uno può aggiungere a tutti quelli che sono stati detti. Prima di essere un campione straordinario, io dico che è un uomo straordinario, è sicuramente un patrimonio e rimarrà per sempre nella storia del calcio italiano. Qui a Udinese ho conosciuto Di Natale e Totò lo è altrettanto. Tutti e due hanno una cosa in comune fantastica: che si sono legati a dei colori, ne sono diventati i simboli e lo saranno per sempre. Quindi, come a Roma c’è stato Bruno Conti, come c’è Francesco Totti, l’Udinese – finchè giocherà, ce lo teniamo stretto – sarà sempre legata a Totò Di Natale”.