Nell’articolo di Francesca Dallapè uscito su Il Giornale il 23 agosto 2013, il racconto della vigilia di Tania Cagnotto (nella foto) verso la sfida individuale alle cinesi.
Francesca Dallapè
Sabato con Tania abbiamo vinto uno splendido argento, stasera tocca a lei, da sola. Nel trampolino da un metro sono favorite le due cinesi, può benissimo batterne una, Han Wang non è insuperabile. Peccato solo per Maria Marconi, senza quell’errore nell’ultima esecuzione ci sarebbe stata anche lei.
A livello individuale Tania ha già vinto 4 bronzi mondiali, stavolta potrebbe scalare un gradino del podio. Anche nei 3 metri, venerdì ha le ultime qualificazioni: è la meno giovane fra le 12 finaliste di oggi, le altre sono tutte under 24, ma proprio la sua esperienza farà la differenza.
Io resterò qui, con lei, sino all’ultimo tuffo. Siamo in camera assieme, come sempre, salirò in tribuna a vedere le sue gare, tiferò assieme a Giuliana Aor, la mia allenatrice.
Sabato sera abbiamo festeggiato con le nostre famiglie, qui c’è anche mio marito Manuel, ci siamo sposati il primo di giugno: assieme abbiamo visitato un po’ Barcellona, in settimana assaporeremo la Catalogna.
Prima di questi mondiali ero stata in vacanza con Tania a Palmarola, isola ponziana, avevo fatto il bagno persino nell’acqua profonda, battendo la paura, al rientro andrò in luna di miele, a New York e poi in Polinesia francese: Papeete, Bora Bora e Taha.
Neanche so quale sarà il premio per questo secondo posto iridato, è ancora troppa la soddisfazione per pensare al ritorno economico, in una disciplina peraltro non ricchissima, per fortuna ho il sostegno di Trentino e Vegetal Progress.
Sul trampolino sabato pomeriggio ero molto emozionata, ogni gara comporta insicurezze, il bello dei tuffi è proprio la ricerca della concentrazione cercando di limitare l’emotività. Tania è sempre stata la leader del nostro duo, fin da 5 anni fa, inconsciamente avevo paura di sbagliare e penalizzarla, ogni tanto riaffiora qualche incertezza.
Credo proprio che continueremo sino a Rio de Janeiro, nel 2016 avrò 30 anni, lei 31 e sarà alla quinta partecipazione, sempre inseguendo quella medaglia olimpica. L’avrebbe meritata un anno fa a Londra, proverà a prendersela in Brasile, con e senza di me. Sino a maggio non eravamo rimaste ferme, pur dedicandoci a qualche diversivo. Ci siamo divertite in tv, a “Jump! Stasera mi tuffo”, diventando amiche dell’ex calciatore Stefano Bettarini.
Semplicemente gli allenamenti erano diminuiti, non più mattina e pomeriggio, magari solo una seduta e poi in palestra. L’argento ci gratifica, adesso Tania gareggerà ancora più rilassata.
testo raccolto da Vanni Zagnoli