Con un grazie al direttore Raffaele Baldini
di Vanni Zagnoli
Troppo facile e banale, no? Charlie Recalcati si ama, non si discute. A 70 anni meritava più rispetto, se il presidente della Reyer Luigi Brugnaro, nonchè sindaco di Venezia, non era convinto di tenerlo, dopo la semifinale scudetto, tanto valeva che non lo riconfermasse.
La stagione orogranata non è positiva, con l’uscita nella seconda fase a gironi di Eurocup e un bilancio in serie A al 50%, metà vittorie e altrettante sconfitte.
Però Recalcati a Venezia ha dato molto, è nel basket da 54 stagioni consecutive, senza un attimo di pausa. Anzi, considerato anche un biennio con il doppio incarico (Siena e Italia), è come se avesse vissuto 56 annate di pallacanestro, un mito assoluto.
Venezia non è neppure sicura di disputare i playoff, però non è tanto colpa di Carlo Recalcati, l’uomo dello scudetto della stella a Varese e di due primi scudetti in due città diverse, alla Fortitudo Bologna e a Siena. Per l’allenatore milanese parla la storia e anche quel che è stato capace di fare in laguna, a parte la semifinale scudetto persa contro Reggio, complice l’Aradori non al massimo.
Almeno la sostituzione è azzeccata, tocca a Walter De Raffaele, che era già il vice più responsabilizzato della serie A, considerato che Recalcati valorizza molto e da sempre i collaboratori. De Raffaele ha esperienza anche da capo, può non essere un traghettatore. Il roster orogranata rimane da semifinale, basta che arrivi ai playoff.