(V. zagn.)
Coach Giulio Griccioli è dispiaciuto per lo scarto sin troppo elevato, maturato nel finale.
«Sono veramente infastidito – spiega –, non meritavamo un distacco di 12 punti. Non voglio togliere merito agli emiliani, hanno vinto con canestri di qualità nel
momento più difficile. L’Orlandina però ha dato tutto, non mi sento di
tirare la croce addosso a nessuno. Potevamo fare un qualcosa in più nel primo quarto quando siamo riusciti difensivamente a mettere in difficoltà Reggio, eppure abbiamo sprecato diverse opportunità sui secondi tiri”.
Nel terzo quarto c’è stato equilibrio di canestri (16-16).
“Potevamo anche scavare qualche altro punticino, si è perso troppo tempo a
difendere, perchè Reggio in attacco teneva tanto la palla. Ce la stavamo giocando, è sempre mancato lo spunto decisivo nella fase offensiva”.
Il finale del primo tempo è costato caro.
«Abbiamo rallentato. Siamo una piccola, non ci aspettavamo regali, però dobbiamo faticare il doppio per
strappare un canestro. In certi momenti avevamo più ritmo, è mancata
l’incidenza sotto le plance: fisicamente Reggio aveva più centimetri ed esperienza.
La Grissin Bon ha meritato, la terna arbitrale e le rotazioni corte hanno però penalizzato i palatini. «In attacco e in difesa gli arbitri ci hanno perdonato poco, proprio nei momenti in cui potevamo cambiare l’inerzia. Abbiamo giocato in 7 non certo per una mia scelta tecnica, siamo in emergenza: i tre falli all’inizio di Archie ci hanno ulteriormente danneggiato, a questo livello tenere con una panchina così corta non è facile. Serve però
continuare a lottare».