di Vanni Zagnoli
Ci siamo, allora, mancano 3 giorni agli Europei. Dopo vacanze, non sto scrivendo di basket, neanche quasi propongo e allora non ho studiato tutta la sera. Ho visto le esclusioni: Peppe Poeta, l’amico Riccardo Cervi che ho sentito di persona e poi Pascolo, l’ala di Trento.
Un trentino in azzurro mi sarebbe piaciuto.
Il resto è un bel roster, ci siamo. Siamo da podio, credo. Due anni fa finì che l’Italia fu 6^ e mancò la qualificazione al mondiale, ora si spera di centrare l’olimpiade.
E’ dura, perchè il resto del mondo non sta a guardare, nel basket.
Resta dura.
Datome non è più in Nba, Belinelli è stato grande, un anno fa, Bargnani in azzurro non è mai stato davvero grande e Gallinari è finalmente recuperato appieno.
Mi aspetto tanto da tanti, tanto da tutti. Polonara è stato il miglior giocatore delle finali scudetto, poteva il premio anche se Reggio le ha perse. Della Valle è attesissimo e poi ci sono tutti gli altri.
Le difficoltà, per esempio, è con il quotatissimo Nicolò Melli. Va in Germania. una notte l’ho incontrato al forno a Reggio, come un giovane qualsiasi.
E’ un ottimo professionista, non ama tanto le interviste, la pressione mediatica. Doveva essere già in Nba e da tempo, a 24 anni deve compiere l’ultimo salto di qualità, a 13 era già in panchina con Frates, in serie A.
L’Europeo è in giro per l’Europa, in 5 paesi, una bella esperienza, indubbissimamente.
E’ lo spettacolo del basket, è il basket.
Da valorizzare assieme a tutto il resto dello sport. Perchè non si vive di solo calcio.