Serravalle
Il momento è catartico, direbbe il comico Flavio Oreglio, di estasi pura, per i 34mila abitanti del Titano. Due mercoledì fa, a mezzanotte, fra i castelli si è festeggiato il 5° scudetto del baseball, 3-1 alla Fortitudo Bologna, favorita per i 4 titoli in 5 anni, 13 in totale.
“In due finali – racconta Mauro Mazzotti -, li avevamo impegnati, in questa siamo tornati a vincere. E in Europa vogliamo andare oltre le 2 coppe dei Campioni”.
Mazzotti è il gm dei biancazzurri, è stato giocatore (“Mai vinto nulla”) e allenatore, persino ct della Spagna in parallelo a Scariolo, nel basket: “E l’ho portata ai migliori risultati di sempre”. Cesenate, da un decennio crea il roster vincente. “Un anno di attività costa sul mezzo milione di euro. La pandemia ha cancellato qualche piccolo club, per noi sono fondamentali anche sponsor romagnoli, con il solo supporto del nostro stato non ce la faremmo a vincere”.
La tattica è dell’allenatore Doriano Bindi, 62 anni, pensionato. “Per 41 anni ho asfaltato strade, nella nostra repubblica. Cresciuto a New York, ho praticato anche pugilato. Ero lanciatore, nel batti e corri. Dopo i 9 trofei da tecnico mi ero fermato, venivo da 21 stagioni di fila, sono rimasto fermo per 5, sino a gennaio”.
Senza Bindi, i biancazzurri non vincono, era favorita la Fortitudo, della polisportiva che comprende anche il basket.
Per San Marino, il momento è catartico, al punto che mercoledì notte sono venuti anche due frati, in tribuna, fra i 3 di un convento romagnolo. “Invitati dal padre di Alessandro Ercolani, passato a maggio da San Marino a 6 anni di contratto con Pittsburgh”.
Al suo posto lancia il brasiliano Vargas, brasiliano, in crisi a metà gara4 ma per il resto super. Fra gli stranieri colpisce Tromp, di Aruba, 106mila residenti nei Caraibi, molto meno staterello del Titano. “Faccio metà stagione qua e l’altra in Germania. In nazionale sono con l’Olanda, presto sarò avversario azzurro agli Europei”.
Ecco, lo sport del monte di lancio è religione, ma in poche terre, Parma e Bologna, Rimini (e Godo, Ravenna), Nettuno e Grosseto. “Il Coni dovrebbe lanciarci – riprende Mazzotti -, per imitare il fenomeno calcio femminile, anche gradevole, in tv”.
Hanno bisogno di media più noti, rispetto alla semplice televisione federale.
Peraltro, è il momento migliore di sempre, per i sanmarinesi, dalle prime medaglie olimpiche di sempre (lunedì la notte delle stelle) a questo roteare trionfante di mazze. Presto uscirà un libro sulla tiratrice Alessandra Perilli, che dopo le vacanze sta facendo i compiti con il figlio, e su Gian Marco Berti, con cui ha vinto l’argento, e su Amine, il bronzo nella lotta. Giusto vent’anni fa Manuel Poggiali si aggiudicò il primo mondiale di motociclismo, 125, poi la 250, si è ritirato a 25 anni, lavora al comitato olimpico sammarinese.
Per rendere l’idea, Giugliano (Napoli) ha 108mila abitanti e neanche è capoluogo di provincia, San Marino disputa il preliminare di Champions e impiegò persino l’ex romanista Aldair. Disputò persino due campionati nella C1 italiana, vanta l’ex juventino Massimo Bonini e Roberto Cevoli, allenatori. Per essere il terzo stato più piccolo d’Europa, dallo sport sta avendo fin troppo.
Vanni Zagnoli
Da “Sportsenators.it”