(v.zagn.) L’ex del Tempo Aligi Pontani, passa al Venerdì di Repubblica diventandone direttore. Era a capo dello sport di Repubblica, ogni tanto lo disturbavo, per collaborare. Dal 1° settembre, capo sarà il napoletano Angelo Carotenuto, 49 anni
http://www.marcocastoro.it/2016/07/08/un-altro-ex-tempo
Di Marco Castoro
La prima generazione dei giornalisti del quotidiano Il Tempo, i fedelissimi di Gianni Letta per intenderci, hanno tutti ottenuto grandi riconoscimenti in carriera. La maggiorparte è in età pensionabile ma ancora oggi è sulla cresta dell’onda. Quelli della generazione successiva del Tempo, del dopo Letta, alla quale appartengo anche io (seppure le mie collaborazioni cominciarono da ragazzino con la direzione Letta, il quale chiamava la sua segretaria ogni volta che mi vedeva frequentare la redazione perché convinto – a torto – che io fossi minorenne e quindi non potevo entrare). Per tutti io ero il ragazzino e quindi mi volevano bene e io ne volevo a loro.
Ma torniamo alla seconda generazione, quella che oggi è in auge. Tutti che hanno cominciato con lo Sport, come il sottoscritto. Beh, oltre ai Bendoni, Giubilo, Presutti, Maccheroni, Santi, Cerracchio, Pirrottina della prima tornata, ho avuto il piacere di lavorare con Salvatore Tramontano (attuale vice di Sallusti al Giornale), Giancarlo Laurenzi (ex direttore di Leggo, vice del Messaggero e ora direttore del Corriere Adriatico), Aligi Pontani (neo direttore del Venerdì di Repubblica), Alvaro Moretti (direttore di Leggo). Per non parlare di altri direttori che vanno per la maggiore come Maurizio Belpietro, Andrea Pucci, Franco Bechis, Marco Tarquinio, Maurizio Molinari, Gianmarco Chiocci che ha preso l’eredità di questo glorioso giornale. E anche la terza generazione promette davvero bene: Piero Macchioni, giovanissimo, è diventato il vicedirettore di Grazia. Evviva Il Tempo. Generazioni di fuoriclasse. Tranne me, ovviamente. Il regazzino de bottega!