di Vanni Zagnoli
Il mercato si è chiuso, viva il mercato. E’ diventato un fenomeno di costume, decine di tifosi sono stati all’Ata hotel, a Milano, come se lì ci fosse una partita. Spesso interessa più il calciomercato del calcio stesso.
Dunque, i tifosi del Napoli sono rimasti malissimo perchè Soriano è saltato. C’era il nodo dei diritti televisivi, tipico di ogni contratto firmato dal presidente De Laurentiis, sembrava tutto a posto, per la verità in extremis, invece non si è fatto in tempo a depositare l’accordo. C’era un errore e neanche è arrivato in Lega con la mail certificata.
Alla Sampdoria dovevano arrivare 13 milioni di euro più il cartellino del colombiano Zuniga, il presidente Ferrero la scorsa stagione si è appoggiato totalmente ai soldi del predecessore Garrone, perciò si capisce perchè è tanto arrabbiato.
L’Inter alla fine è arrivata a Perisic e nell’ultimo giorno ha fatto tris prendendo Ljajic dalla Roma e Felipe Melo e Telles (esterno sinistro per la difesa) dal Galatasary: il brasiliano era inseguito da due mesi.
Stupisce la cessione alla Juve di Hernanes, quest’altro brasiliano era arrivato dalla Lazio un anno e mezzo fa, all’Inter non ha quasi mai reso secondo il suo potenziale. Era dal 2006 che Juve e Inter non completava un affare assieme, un anno fa saltò il passaggio a Torino di Guarin, stavolta è andato a buon fine.
A Milano arrivano 11 milioni di euro, a Hernanes vanno 2 milioni e 700 euro l’anno e così Allegri ha il trequartista che voleva.
Per la verità non è quello che voleva, ma la classe c’è tutta. Desiderava Draxler, rimasto in Germania, ma al Wolfsburg.
L’Inter voleva Eder, sempre il presidente blucerchiato Ferrero ha alzato troppo le pretese e così il ds nerazzurro Ausilio ha ripiegato su Ljajic. Prestito per 2 milioni, con riscatto fissato a 9, a ricostituire con Jovetic la coppia di slavi che fece bene alla Fiorentina. Ljajic però non è detto che giochi titolare.
Importante anche il mercato in uscita. L’Inter ha ceduto al Siviglia vincitore dell’Europa league il difensore centrale Andreolli, mentre il franco-algerino Taider è tornato al Bologna.
Il Milan presta: Matri (in parabola discendente) alla Lazio, il 17enne Mastour va a Malaga con due stagioni; Zaccardo va al Carpi, è stato campione del mondo, in rossonero ha giocato raramente.
La Roma trattiene Manolas, presta l’esterno sinistro Paredes all’Empoli e cede il colombiano Ibarbo al Watford. Offre a vuoto 10 milioni al Torino per Bruno Peres.
Il Bologna prende anche Giaccherini, in prestito dal Sunderland e voglioso di recuperare la nazionale.
Il Carpi ne prende due dal Genoa, Borriello era svincolato e a 33 anni farà soprattutto l’uomo immagine (come titolare è difficilmente proponibile) e il mediano Cofie.
Il Genoa prende il difensore Ansaldi dallo Zenit e il centrocampista Dzemaili dal Galatasaray: lo svizzero aveva fatto meglio a Parma, rispetto a Napoli.
Al Torino arriva il franco-bosniaco Sanjin Prcic, centrocampista del Rennes.
La Fiorentina insegue il posto in Champions con il polacco Jakub Blaszczykowski, due anni fa finalista nella coppa più importante con il Borussia Dortmund.
E’ stato un mercato con molti milioni movimentati. Non è però detto che tutto l’entusiasmo creato da rinforzi, soprattutto stranieri, porti anche risultati.