Cercavo una foto del professor Leonardo Alloro, mio ispiratore, ma non c’è perchè sul piano dell’immagine è molto schivo. Per anni ho proposto il suo personaggio per spiegare tramite un esperto di scienze del comportamento umano cosa scatta nella mente di uno sportivo quando avviene qualcosa di eclatante.
“Panico, tsunami della mente”, è la sua opera più.
Papà Vasco soffriva di ansia e depressione, le ho ereditate in maniera angosciante e allora Alloro è stato fondamentale per accrescere un po’ la mia autostima, è come fosse stato un mio educatore personale, nel tempo. Un genitore, uno zio, un nonno, un fratello maggiore. Un consulente per la vita e per l’immagine.
Dunque, Alloro non ama le religioni, il cosiddetto oppio dei popoli, anzi proporrò il suo personaggio per commentare cosa può succedere nelle mente di terroristi che uccidono perchè Allah è grande.
Ora, al netto dell’influenza e del cattivo umore eterno per il ridimensionamento delle collaborazioni pagate, continuo a tenere la tv su Skysport24 e allora ai terroristi dico. Ma perchè buttare la propria vita facendo del male agli altri? Capisco che serve un lavoro, che magari non volete lavorare, non lo so, non vi conosco. Magari nei vostri paesi non c’è lo sport professionistico, non c’è la cultura sportiva, non so. Io dico che lo sport rappresenta di per sè uno riempimento della vita. Basta vedere i gol di una partita per emozionarsi.
“Per fortuna c’è il calcio”, mi raccontava Emiliano Mondonico, che ai tempi della doppia operazione pensava a come guarire rapidamente, per tornare in panchina.
Va beh, a mia moglie lo sport non fa impazzire. Lei si realizza guardando o accarezzando animali. Ecco, facciano la stessa cosa, i terroristi, in patria, con gli animali, no? Perchè no? Ci sono fior di pensatori che preferiscono gli animali agli uomini…
O sennò, come capita anche a me quando non riesco a pubblicare e allora me la prendo mentalmente con varie redazioni, i terroristi si facciano un massaggio rilassante, una riflessologia, si rasserenino, e capiscano che il mondo occidentale non c’entra nulla con le guerre di religione.
Ma vadano al cinema, a teatro, il mondo è pieno di compagnie anche dilettantistiche. Leggano libri, imparino a rispettare il pensiero altrui, a confrontarsi.
Che siano Al Queda, Isis o altro che non so. Brigate rosso o nere, non lo so, non mi interessa, voglio parlare a vanvera. Ma dico, ma ci sarà un modo migliore di buttare la propria vita, anzichè anche solo ipotizzare stragi?
Anzi, visto che magari sono anche vicini al mare, si facciano un bagno, o un bagno caldo, una doccia calda, o fredda, è uguale. Ma come può un uomo premeditare azioni di quel tipo? I medici che li hanno in cura – probabilmente non vengono curati, i terroristi – dovrebbero spiegare loro che il pensare di fare del male agli altri fa male anche a se stessi.
E poi come si fa a vivere senza rimorsi? Come si fa?