https://www.enordest.it/2025/01/26/piu-rugby-in-tv-meno-razzismo-negli-stadi-e-poi-milan-e-juventus/
di Silvia Gilioli
Saremmo andati volentieri, domenica, al rugby. Ragionava, Vanni Zagnoli, editore e videomaker della testata che porta il suo nome, se affacciarsi alla fine della gara, non l’ha fatto perchè ha vissuto un fuori programma allo stadio Tardini.
Il nostro dopo partita allo stadio Ennio Tardini è particolare, fra caricamenti di video d’ambiente – che magari scopriremo dopo mesi, se non settimane -, brani di domande in sala stampa, le nostre domande al Venezia, che in realtà non ci sono state, in sala stampa.Il Parma giocava alle 15, le Zebre alle 16,30. E’ un non senso. Tralasciando il discorso dei giornalisti, che magari tocca soltanto noi e Giancarlo Ceci, il decano, classe 1943, sodale di Gabriele Majo, direttore di stadiotardini.it, ma pensiamo anche soltanto ai tifosi.
“La gara, soprattutto in serie A – spiega Zagnoli -, va assaporata, anche il dopo partita: il deflusso, il saluto alla squadra, il passaggio al parcheggio, magari il mangiare qualcosa dopo, eventualmente il ripassare da casa. Le 18 sarebbero state un orario congruo, per sportivi parmensi, per andare anche all’ovale, che in Emilia Romagna non è una religione, a differenza del Veneto.
Fare iniziare l’ex pro 14 alle 16,30 significa che il match finisce entro le 18,30, ma uno sportivo crociato arriverebbe non prima delle 17,30, dunque perderebbe l’intero primo tempo”.
Saranno sicuramente state esigenze televisive.
“Direi con Skysport, però dispiace, dal momento che le partite di rugby delle Zebre a Parma sono poche, non è come il calcio che ne ha 25, interne, fra campionato, coppa Italia e amichevoli. Più le amichevoli estive in Trentino alto Adige. Basterebbe poco, per evitare questo tipo di sovrapposizione, considerato fra l’altro che il pubblico al Lanfranchi è storicamente non sovrabbondante, almeno quando si paga”.
Basket. Perchè far passare un mese fra il termine del girone d’andata e la final 8 di coppa Italia? Sarebbe bello disputare subito, dunque nel weekend scorso, la final 8, invece se ne fanno passare 4 e lì cambia magari lo stato di forma, chi ha toccato il top per inseguire gli ultimi posti magari cala di intensità.
“Anzi – argomenta Vanni -, personalmente opterei per un bel torneo anche con la serie A2, turni a eliminazione diretta in casa delle squadre più deboli, in maniera da incendiare l’entusiasmo in piazze mai state in serie A1: Cividale, Orzinuovi, Vigevano e Cento, Nardò e Piacenza. Per non parlare di piazze lontane dall’A1 come Urania Milano e Livorno”.
“Il calendario è zeppo, lo sappiamo, con supercoppa, stagione regolare e playoff molto lunghi, eppure si può provare, a giocare a metà settimana. Certo, ci sono soste incastrate, per la nazionale, ed è anche il motivo per cui per la coppa Italia si deve aspettare questo mese, in serie A”.
Le analisi, le opinioni, le interpretazioni di vannizagnoli.it. Nessun atto di presunzione, solo parere di chi, da 40 anni studia sport e società, costume e cronaca, politica e organizzazioni. Dal 2014 dedicando l’anima al web.
La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”