Enordest.it. Spagna o Inghilterra? L’Europa del calcio sceglie

(enordest.it)

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Vanni Zagnoli

La Spagna è favorita, però l’Inghilterra ha una solidità e individualità con le quali potrebbe impensierirla.

La finale si gioca alle 21, la diretta è su Rai1, con telecronaca di Alberto Rimedio e, a sorpresa, Daniele Adani. Il nuovo re delle voci tecniche divide tanto, fa discutere, in molti hanno ironizzato su come soverchiasse in semifinale Stefano Bizzotto, afono, e invece è stato promosso alla finale al posto di Antonio di Gennaro e così dovrebbe essere pure in futuro per le partite dell’Italia. E questa era stata la promessa che ebbe Adani quando firmò con Raisport, con direttore Auro Bulbarelli, all’epoca, ebbe la garanzia di commentare la finale mondiale, si rifà con quella degli Europei.

Anche Sky spariglia la coppia, non il popolarissimo Fabio Caressa, re dei social, che da anni è anche personaggio di spettacolo, ma Maurizio Compagnoni, accanto a Beppe Bergomi. Non c’è l’Italia, in finale, e allora il duo mito si può scindere, dal momento che a Berlino tocca ad altri.

Ascoltandola alla radio, ci si può dividere fra Rai1, sicuramente con Francesco Repice, ed Rtl 102,5, con Paolo Pacchioni.

Saranno queste voci a portare in Italia l’eco della finale, che sarebbe potuta essere molto diversa.

Quella mano di Cucurella della Spagna, nei quarti con la Germania, si doveva punire. Personalmente però dò ragione a Luca Marelli, il moviolista di Dazn che prima di quel braccio così evidente suggeriva di punire il controllo con il braccio del centravanti tedesco Fullkrug e la sua stessa posizione non era era scontato fosse regolare.

L’Inghilterra ha rischiato di uscire con la Slovacchia, raggiungendo il pari allo scadere, anche se onestamente lo meritava, è passata ai rigori con la Svizzera, pur avendo combinato qualcosina di più, in semifinale ha disputato un ottimo primo tempo, in cui è stata finalmente convincente, con l’Olanda. Si è trattato di una delle gare più spettacolari, risolta da Watkins a un minuto dalla fine del recupero. Il centravanti dell’Aston Villa è subentrato a Kane, utile ma non così poi incisivo. Foden si è finalmente espresso a livelli di rilievo.

Spagna e Inghilterra sono, di fatto, le squadre che si sono aggiudicate più trofei nella storia delle coppe europee. Sessantasei i club iberici, 48 gli inglesi, in mezzo in realtà c’è l’Italia con 50 ma è dovuto alla circostanza che per 5 stagioni i club della terra di Albione vennero esclusi per i morti all’Heysel. E’ anche per quello che il Milan di Arrigo Sacchi riuscì a diventare mito, fra il 1985 e il ’90 gli inglesi non c’erano.

Per la Spagna 20 Champions, per l’Inghilterra 15, per l’Italia 12, se vogliamo restare al trofeo più prestigioso.

Come nazionali, invece, un mondiale e tre Europei per la Spagna, un campionato del mondo per l’Inghilterra. Parecchio meno rispetto ai 4 titoli iridati dell’Italia e ai due Europei.

Il talento della Spagna, la voglia di dribblare, sempre, dai tempi del Real Madrid degli anni ’80, celebrato da Max Pezzali nella sua canzone, a Lamine Yamal e a Nico Williams. Già, i due esterni che hanno fatto dannare l’Italia. Che in fondo ha perso solo su autorete, pur essendo stata dominata.

Abbiamo ancora negli occhi il sinistro da 25 metri con cui ha superato il portiere della Francia Mike Maignan. Non aveva ancora 17 anni, li ha compiuti ieri.

E’ difficile che si perda, come magari non inciderà quanto Messi fra nazionale e club ma ha tutto per farlo. E’ mancino e gioca a rientrare dalla fascia destra, come faceva l’argentino a inizio carriera, magari nel tempo si accentrerà, per essere più decisivo in zona gol.

In Italia tanti allenatori giovani invitano a passare la palla, non a dribblare, in Spagna lasciano più libero il talento.

E’ il talento che emoziona e anche la precocità, anche in questo Yamal ha molto di Messi. E poi entrambi sono sbocciati nel Barcellona.

Con i metodi di allenamento attuali, potrebbe essere protagonista in campo mondiale per 20 anni buoni, sino a 37. Del resto Messi è in finale di copa America proprio a 37. Pensiamo a Gianfranco Zola, titolare in serie A nel Cagliari sino ai 39 ed era il 2005.

Yamal al Barcellona è destinato a essere coperto d’oro, probabilmente però manterrà l’abitudine a esultare facendo il 304, con le dita. Sono le ultime cifre del codice postale del suo quartiere natale, Rocafonda (08304). È un richiamo alle sue radici, dal momento che è nato nel barrio a Matarò, nella provincia di Barcellona, creato alla fine degli anni ’60 in un’antica zona agricola. Nel corso degli anni ’90 ha accolto diverse famiglie di immigrati provenienti dal Marocco e da tutto il nord Africa. Mamma Ebana è della Guinea Equatoriale, papà Mounir del Marocco.

La Spagna dovrebbe iniziare con questo 4-3-3: Unai Simón; Carvajal, Le Normand, Laporte, Cucurella; Olmo, Rodri, Fabián Ruiz; Yamal, Morata, Nico Williams. 

L’Inghilterra con il 3-4-2-1: Pickford; Walker, Stones, Guehi; Saka, Mainoo, Rice, Trippier; Foden, Bellingham; Kane.

Personalmente tengo l’Inghilterra, dal momento che perso di più, dal dischetto. E il verdetto ai rigori non è da escludere. Nelle manifestazioni internazionali, i britannici hanno vinto 4 volte (fra cui il bronzo in Nations league) e perso 7, mentre la Spagna è 7 a 6.

Spesso, dicevamo, il confine fra un successo e un’eliminazione è minimo e sovente chi parte con fatica, senza convincere, come l’Inghilterra, può imporsi ugualmente.

Certo non c’è paragone fra quanto ha costruito dalle furie rosse nelle 6 gare dell’Europeo e quel poco dai bianchi per 5.

E anche in semifinale l’Olanda avrebbe forse meritato i tempi supplementari.

E’ curioso che sia stata levata la finale per il 3° posto dal 1988, addirittura, agli Europei, mentre si disputi in Nations league, anche per questione di ranking. I Paesi Bassi l’avrebbero disputata con un piglio superiore rispetto alla Francia.

Tornando alla finale, soprattutto in caso di ulteriore assist o gol il titolo di miglior giocatore della manifestazione potrebbe andare a Dani Olmo o a Fabian Ruiz, dovesse imporsi l’Inghilterra Saha ha chances.

Capitolo ct. Luis de la Fuente resterà in ogni caso, Southgate in caso di sconfitta non è detto proseguirà un rapporto iniziato nel 2016.

L’arbitro è un francese, Letexier, magari sino a pochi anni fa non sarebbe stato designato il direttore di gara di una nazione arrivata in semifinale, adesso è diverso. Francois Letexier è il più giovane a esordire in Ligue 1 (a 25 anni) è da tempo considerato l’astro nascente internazionale, il presidente degli arbitri Uefa Roberto Rosetti lo aveva già scelto per la finale di Supercoppa dell’anno scorso tra Manchester City e Siviglia. 

In questo europeo ha diretto Croazia-Albania e Danimarca-Serbia nella fase a gironi, poi la Spagna negli ottavi contro la Georgia. Sperava nella finale Daniele Orsato di Schio, ha chiuso con i rigori in Inghilterra-Svizzera, a 48 anni negli ultimi minuti era in debito di fiato. Con aiuto Var ci sarà Irrati, almeno un italiano sarà presente.

Per gli scommettitori è favorita la Spagna, secondo Goldbet per esempio il successo è pagato a 1,67, l’Inghilterra invece è data a 2,25. Il mio pronostico sono i supplementari.

La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”

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