(v.zagn) 1) Un anno senza Luciano Gaucci, ricordabile con un nipote, che lavorò con lui a lungo. I figli preferiscono non fare interviste, con la Tulliani non si era lasciato bene.
2) Perchè i grandi industriali d’Italia vendono agli stranieri? Roma, Fiorentina, Parma, Inter, Milan, adesso Spezia, Bologna. Restano Agnelli e Percassi, ai massimi livelli, De Laurentiis, Lotito è un intruso, Setti è un imprenditore della moda. Mapei, Ferrero altro intruso, Vigorito, ecco, re dell’eolico. Una grande proprietà è Kerakoll, Modena, che fatica a salire. Immergas ha speso il minimo e ha ottenuto anche una salvezza in A, con la Reggiana. Volpi che vende lo Spezia agli americani è una sorpresa.
3) Lotito anticipa i pagamenti degli stipendi di febbraio e marzo, proprio un bel segnale, per una volta merita applausi.
4) Il mobbing dei presidenti sugli allenatori. De Laurentiis vuole risparmiare sul contratto di Gattuso e spera si dimetta, altrochè rinnovo. Poteva pazientare con Ancelotti, può rasserenarsi ora, ma è dura. Cellino con Allegri, con Balotelli. Cellino con Ballardini. Catia Pedrini di Modena volley contro Stoitchev, dopo la prima di tre stagioni di contratto. Ti inventi qualcosa per non pagare.
5) Le provocazioni di Ibrahimovic e di tanti strafottenti andrebbero punite, ma mica due giornate, per me è molto peggio che di Pasquale Bruno o’ animale, per la reazione. Dico Ibra ma sono tanti gli strafottenti, di sicuro Cassano, non so se Vieri. Nelle dichiarazioni, nei dialoghi sul campo. Non sono cose da campo, il campione dev’essere un esempio proprio sul campo e anche fuori, sempre. Tant’è che non ho mai sottovalutato le parole di Materazzi a Zidane nella finale mondiale.
6) Ribery è uno dei soli 5 giocatori che hanno segnato negli ultimi 17 anni nei principali 5 campionati europei. Solo lui, Cristiano, Messi, Sergio Ramos e Joaquin. Che compirà 40 anni a luglio e gioca nel Betis di Siviglia, dopo i 2 anni alla Fiorentina, dal 2013 al ’15, con soli 4 gol. Ribery invece è classe ’83, era al primo gol stagionale, contro il Torino.
7) Basket, l’anno senza Bryant, la cerimonia a Reggio, di intitolazione della piazza, anche alla figlia Gianna. I ricordi di chi lo ha allenato e di uno dei soci di Pallacanestro Reggiana.
8) Pallamano, il mondiale della Danimarca, un affresco di questo sport mai alle olimpiadi e una sola volta al mondiale, per l’Italia.
9) Mei, dunque, presidente dell’atletica. Gli ex campioni grandi dirigenti, come Sebastian Coe, alla Iaaf. Ha perso Alfio Giomi, con il suo vice Vincenzo Parrinello, mentre Fabbricini è uscito al primo turno, a 75 anni.
10) Sofia Goggia e chi si fa male alla vigilia di un olimpiade, un mondiale o un Europeo. I suoi tanti infortuni.
11) Dal pronto soccorso al ring, Pamela dal Camerun a Bologna, campionessa italiana di boxe. E c’era anche Clemente Russo, che a 39 anni andrà all’olimpiade.
12) La polemica sul cambio di regole del doping nella pesistica, il presidente Antonio Urso della Fipe suggerisce di escluderla dalle olimpiadi, chiede l’intervento del presidente del Cio Bach, che del resto ha già richiamato l’Iwf per la quarta volta in quattro mesi.