Quell’ex tifoso della Grissin diventato giornalista e poi in viaggio in Nba

Playoff di basket, a Reggio mi si avvicina un ragazzo e mi chiede: “Dove posso vedere queste interviste?”. “Su Dailybasket, nei prossimi giorni”. Lo rivedo: “La prossima stagione le fai tu?”.

“Mah, riparliamone, comunque mi interessa”. “Non ho tempo, adesso”. “Guarda che è importante imparare, muoversi per tempo, per tutto”. “Ah, ok, dai, ne faccio alcune, in ritiro a Castelnovo Monti”.

“Ok, passabili. Ora il primo articolo”. Un disastro. “Ma io sono felice, adesso voglio la tessera, come si fa?”.

Senti Dailybasket, se c’è spazio, sennò contatta tutti i siti nazionali e regionali e guarda chi ha spazio e vuole valorizzarti. Ah, ovviamente, i primi video su Dailybasket erano andati e io avevo presentato questa persona alla società di riferimento.

“Prepara un video su di te, con la tua storia, lo lancio volentieri. E poi, in giro, prepara tutti i personaggi migliori”.

Sparisce. Riappare: “Mi fanno la tessera, altrochè Dailybasket, dove pubblico ora viaggiamo su altri livelli, là avevo preparato un articolo sugli Europei, sulla Serbia, non me l’avevano pubblicato”.

Neanche i miei vanno sempre.

Ok, felice. “Scusa, ma ti avevo pregato di aiutarmi per il mio sito”. “Non ho tempo, niente”.

Ma cosa fai, allora? “Beh, il sito mi lascia spazio, farò Nba, di tutto”. Bene, allora seleziona i migliori articoli di basket della settimana italiana e li metti su vannizagnoli.it e magari sul sito che ti ospita. “No, non mi interessa, non ho tempo, ho la famiglia, il lavoro, questo è un hobby. Mi voglio specializzare in videointerviste, andrò nei ritiri”.

Si prenota, lui va, io in extremis no.

“Mi metti i tuoi pezzi?”. Sì, arrivavano il mattino dopo, non nella notte. “Collabori con i miei collaboratori?”. “Mah, perchè ti interessano tanto?”. “Già mi aiutano quando ho bisogno, vuoi imparare anche tu?”. “Non ho tempo, ecc”.

Però è stato in Nba, andrà forse alle final 8 di coppa Italia, alle finali scudetto, alle finali di Eurolega, insomma ovunque c’è qualcosa di bello. 18 giorni in Nba però di piazzare un bell’articolo al giorno nazionale, di qualsiasi argomento, niente. Eppure condivide, promuove solo se stesso.

Bene, è stato un errore spendermi per lui, coinvolgerlo, dargli credibilità, permettergli di usare il mio nome.

Voleva solo uscire dalla curva e diventare giornalista, anche senza tessera. Discreto, si muove da solo, al massimo mi fa da cameraman controvoglia, contrariato.

Peccato, un collaboratore potenziale di valore discreto che non vuole contribuire, amen.

 

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