In effetti il calcio a volte è proprio bizzarro.
Il San Marino calcio l’anno scorso retrocede dalla lega Pro, ma nelle file dei biancocelesti giocano con continuità e buon rendimento, due giocatori che ora militano in serie B, a Cesena, Sensi, e in serie A nel Bologna, Diawara, e non solo giocano, costituiscono il desiderio di tutte le grandi squadre d’Italia e non solo d’Italia.
Amadou Diawara, classe 1997, nasce in un piccolo paese della Nuova Guinea, centrocampista , regista classico, nazionalizzato italiano.
Arriva in Italia grazie all’intuizione di un giovane collega, Robert Visani, egiziano di origine, ma pure lui nazionalizzato italiano, risiede e opera a Santarcangelo di Romagna, entroterra riminese.
Per il tesseramento, essendo extracomunitario e minorenne, serve un passaggio nei dilettanti e Visani lo fa tesserare , dopo aver completato le pratiche di affido, per la VIrtus Cesena,società dilettantistica di Cesena, e li viene notato da Luca Mancini, già direttore sportivo e dirigente del Cesena calcio nella gestione Campedelli, il quale nel frattempo è diventato presidente del San Marino calcio, in lega pro, così lo porta con se nell’avventura nell’antica terra della libertà.
Corvino, ds del Bologna, si sa, in queste cose ha l’occhio lungo, e lo segue nel San Marino dove colleziona 14 presenze, che alla sua età non sono poche, non riesce ad evitare la retrocessione della sua squadra, ma viene acquistato dal Bologna in prestito con riscatto, sembra per 600.000 euro, per disputare il campionato primavera.
Rossi, allenatore del Bologna, lo aggrega ben presto alla prima squadra e lo fa esordire in serie A, gli consegna le chiavi del centrocampo, e seppur con qualche fisiologico errore di inesperienza, si fa notare subito per la sua fisicità e per lo suo giocare semplice ed ordinato.
Donadoni, chiamato a sostituire Rossi, lo conferma in cabina di regia e oggi sono sulle tracce di questo promettente ragazzo tutte le big italiane e non solo, anche nella premier si sono già accorti di lui, il passaporto italiano gli consentirà, nel caso scegliesse l’Italia, di proporsi anche con i colori azzurri.
Stefano Sensi, classe 1995 marchigiano di Urbino, cresce nel vivaio del Cesena, fa tutta la trafila fino alla Primavera , poi viene prestato al San Marino dove in due annate calcistiche, mette assieme una sessantina di presenze, e nell’ultima stagione pure 8 gol, che se non gli consentono di salvare il San Marino, gli permettono però di essere richiamato alla casa madre dal Cesena di mister Drago il quale non ha esitazione a consegnargli le chiavi del centrocampo.
Centrocampista dal baricentro basso, statura medio-bassa, ha una gran visione di gioco e una grande intelligenza tattica, pure essendo un mancino, si disimpegna bene pure con il destro, ora è uno dei titolari più importanti del Cesena in serie B.
Pure per lui, come per Diawara, le migliori squadre di serie A si sono mosse, la valutazione pare sia arrivata ai 10 milioni di euro, e sicuramente il prossimo anno il Cesena nel venderlo, metterà a segno una enorme plusvalenza, quelle che danno ossigeno al bilancio.
Stranamente il San Marino, pur avendo due giocatori così talentuosi, la scorsa stagione non è riuscito ad evitare la retrocessione nei dilettanti, misteri del calcio.
testo autoredatto di Vanni Puzzolo