di Vanni Zagnoli e Salvatore Occhiuto.
E’ l’edizione n°64 del torneo della montagna, organizzato come sempre dal Csi, il centro sportivo italiano presieduto a livello regionale da Vaccari.
Un’analoga rassegna si disputa solamente nel Modenese, ma dal 1969, ovvero da 18 anni in meno, e per l’Appennino emiliano è il momento più bello perchè si integra perfettamente con le altre manifestazioni locali, dalle sagre ai mercatini dell’antichità, ai concerti musicali, sino ai tipici maggi.
La competizione rievoca il mai sopito campanilismo dei paesini tra le valli, simboleggiati spesso da nomi strani, da Quelli che il Calcio: il Corneto, il Cavola detentore, il mitico Vettus, all’inseguimento della finale al leggendario stadio Maracanà di Baiso.
Sovente ex calciatori famosi sono stati ingaggiati per partecipare: Andrea Carnevale venne a fine carriera, era stato attaccante del Napoli, della Roma e della nazionale, ma aveva militato nella Reggiana del 1982-83, mancando la salvezza in serie B nonostante una rosa da promozione. Vennero inseguiti anche l’ex campione del mondo Giancarlo Antognoni e poi Totò Schillaci, il bomber delle notti magiche di Italia ’90.
Quest’anno sono venti le squadre in gara nelle due categorie, dilettanti e juniores. Passano ai quarti di finale le prime dei 5 gironi la miglior seconda: le altre 4 seconde si affronteranno in due spareggi dai quali usciranno le ultime due promosse.
La competizione è accesissima e anche così si ripopola la montagna reggiana.