Stefano Gentile, a destra, con il papà Nando e Alessandro, a sinistra
VANNI ZAGNOLI
REGGIO EMILIA. Aspettando l’Nba e il recupero di Alessandro Gentile, è il fratello maggiore Stefano a inscenare una partita da americano. Aveva saltato 3 gare per infortunio, stava pagando l’esplosione di De Nicolao, con 19 punti e 7 su 8 si candida per il preolimpico. “Due anni fa – ricorda – avevo disputato le qualificazioni agli Europei, la scorsa estate mi sono operato. Questa vittoria è dedicata a mio fratello, fermato di nuovo da un problema muscolare. Ci sono passato, so cosa vuol dire riprendere daccapo”.
L’altro protagonista che proprio non ti aspetti è Guido Rosselli, 20 punti con 7/11. E’ un bel duello a distanza, tutto italiano, che nel finale vede primattore anche Polonara, in ripresa. Sono segnali incoraggianti per la nostra pallacanestro.
Torino veniva da 3 vittorie in 4 gare, si ferma al PalaBigi, violato solo nell’ultima gara del girone di Eurocup, da Gran Canaria. “E’ mancato cinismo – spiega Vitucci -, qualche “pallina” sotto è stata giocata male. Se poi Reggio fa 14 punti allo scadere dei tempi ti ammazza”. Il coach della Manital se la prende con Lavrinovic, che avrebbe condizionato gli arbitri: “Ha alzato la voce e per 2’ qualcosa è cambiato. Però avremmo dovuto essere più svegli”. Menetti non raccoglie la provocazione, dedica la vittoria al vice Cagnardi, che ieri mattina ha perso il padre, e invece si sofferma sul debutto dell’olandese Kloof. “Era in disparte, rispetto a come giocava in Grecia, prova a giocare per la squadra. Mancando Dyson, era automatico che Torino avesse grandi risposte collettive”. Anche dagli italiani: “Ha un bel nucleo: Mancinelli, Giachetti, Rosselli, che ci ha messo in crisi con il pick and roll centrale. Anzichè andare sul blocco entrava dall’altra parte, originando il due contro due: picchierei tutti per la difesa su di lui”.
White inizialmente regge da solo, di fronte al doppio lungo di Reggio, Lavrinovic e Veremeenko, in un avvio spezzettato. Sempre senza Kaukenas, Menetti fa entrare Golubovic e Aradori (“Ho voluto provarlo dalla panchina”), che allontana Torino, nonostante gli adeguamenti difensivi e il discreto impatto di Kloof. Il secondo quarto inizia con il quintetto tutto straniero dell’Auxilium, a cui Reggio oppone Silins e Golubovic e poi il doppio play, De Nicolao accanto a Gentile. I gialloblù scivolano sul 31-20 e poi mancano il -3. Rosselli è immarcabile, il sorpasso arriva al 22’ (37-39), con Giachetti, a cui replica De Nicolao da 3. Reggio aggredisce in difesa e piazza un 11-4, con schiacciata di Polonara. White inanella tecnico e antisportivo, Ebi fa scelte dissennate e la Grissin fugge con Gentile: 55-46. La tripla di Mancinelli vale il -2, lì Reggio prova il quintetto piccolo, poi Kloof si fa fischiare un antisportivo (dubbio) per il 59-53. Ebi sbaglia in attacco e si fa aggirare da Golubovic. Gentile mette la tripla, arriva anche il tecnico a Vitucci, che rimette tardi Rosselli. Alle triple di Polonara e Gentile replicano Mancinelli (73-69) e Dawkins. E’ Polonara a mettere l’ultimo canestro. La Manital si arrende, non la trentina di suoi tifosi, che si producono in cori ingiuriosi. Neanche fossimo nel calcio…
GRISSIN BON-MANITAL 77-72 REGGIO EMILIA: S. Gentile 19 (4-4 3-4), Della Valle 11 (1-3 1-5), Silins 2 (1-4 0-3), Veremeenko 3 (1-1), Golubovic 10 (3-4); De Nicolao 8 (1-4 2-5), Aradori 4 (2-5 0-1), Polonara 14 (2-4 2-4), Lavrinovic 6 (3-8 0-1). Ne Strautins. All. Menetti. TORINO: Giachetti 3 (1-2 0-3), Dawkins 12 (3-4 2-3), Rosselli 20 (7-10 0-1), Mancinelli 10 (2-2 2-2), D. White 12 (3-7 0-1); Kloof 5 (2-3), Miller 4 (1-1 0-3), Ebi 6 (2-8 0-1). Ne Fantoni, Mascolo. All. Vitucci. Arbitri: Lanzarini, Baldini, Belfiore. Note: i parziali 23-17, 37-32, 55-53; da 2: R 18-38, T 21-37; da 3: R 8-23, T 4-15; liberi: R 17-24, T 18-30. Rimbalzi: R 40 (11 off, 8 Polonara), T 31 (6 off, 8 Ebi). Perse R 13, T 8; Rec R 5, T 4. Assist: R 17, T 13. Spettatori 3480.