Meo Sacchetti, abbracciato dai giocatori di Sassari dopo aver vinto la Coppa Italia
Il basket, a volte, sa essere davvero ingiusto. Sembra il calcio.
Questa volta, però, ha probabilmente superato ogni limite. Sassari saluta il suo Meo Sacchetti, incredibilmente esonerato questa mattina. Artefice del “triplete”, campione d’Italia, il coach pugliese, di Altamura, è reo di non aver fatto esprimere il meglio alla sua squadra in Eurolega.
Se la mettiamo su questo lato, però, sarebbero da esonerare tutti gli allenatori, in quanto l’Italia non dà soddisfazioni nella competizione europea. Anche Menetti, che con la sua Reggio fa una fatica immane fuori casa, da sempre. Anche Repeša, nonostante Milano abbia speso molti soldi in passato, per conquistare un solo scudetto.
Già, soldi…
Sassari non ne ha granché, anzi gli arrivano dalla Regione e dal Banco di Sardegna, eppure con Sacchetti è riuscita a salire sul tetto d’Italia, conquistando scudetto, coppa e supercoppa, e regalando emozioni a non finire, soprattutto nella finale play-off, contro Reggio. “Il ciclo è finito”, dice il presidente Stefano Sardara. Forse, però, dovremmo un po’ tutti imparare la riconoscenza e la gratitudine… Restano queste 7 stagioni memorabili, anche questa è dignitosa.
A cura di Alessandro Mazzarino