Vanni Zagnoli
La Roma è lì, a un punto da Inter e Fiorentina, deve vincere a Bologna per ritrovare la testa della classifica almeno per 24 ore, ma è priva di 3 titolari chiave. Le ali, anzitutto, Gervinho ne ha per alcune settimane, Salah era già assente e manca pure il centrale De Rossi, a fare argine. Davanti c’è Dzeko, in gol con la Bosnia ma in ritardo di condizione. A 29 anni e mezzo, il centravanti è in parabola discendente, si era già visto nelle ultime stagioni al Manchester City, è difficile che si ritrovi in fretta come avvenne a Tevez, quando l’argentino arrivò alla Juve.
I giallorossi sono tornati ai livelli di gioco della prima stagione con Rudy Garcia, ancora però non sono scudetto, come continuità di manovra e pericolosità. Si avverte tanto l’assenza di Strootman, il mediano olandese operato per la terza volta, e lo stesso Pjanic non è sempre efficace.
Efficace è sempre la dialettica di Garcia, coinvolto emotivamente, da francese, dalle stragi di Parigi e del Malì. «La vita è già abbastanza dura, non annulliamo tutte le fonti di piacere, ovvero il calcio. Restiamo uniti per non dare a ragione a queste che non sono neanche persone. Facciamo il nostro mestiere, sperando che i politici trovino una soluzione al terrorismo cieco. Ai giocatori ripeto: quando entrate nello spogliatoio, pensate solo che fate il mestiere più bello del mondo”.
Il Bologna ha l’ex Destro, anche meno efficace di Dzeko. «Con l’arrivo di Donadoni, ha vinto due partite. Abbiamo le soluzioni per convincere, in attacco, Iturbe è potente quanto Gervinho e Salah. La cooperativa del gol è una nostra caratteristica”.
Rudiger e Digne sono in difesa, Keita a centrocampo, Yago Falque ala sinistra. L’azzurro Florenzi è in forma e carica: “Questa è la Roma più bella di sempre”.
Il Bologna ha due giovani brillanti, il neoazzurrino Masina e Diawara, 18enne regista ex San Marino, con molti estimatori in Europa, e l’esperto Giaccherini come trascinatore.
Ore 18. Bologna-Roma, Sky e Mp.
