Noto grande somiglianza fra l’amico Fabrizio Pallini, giornalista e medico, parmigiano, presidente dell’associazione I nostri Borghi, e Andrea Della Valle,…
2014 Luglio
Nel pomeriggio preludio alla finale scudetto di basket, gara-7 a Milano, avevo parlato a lungo con Nando Gentile, il padre di Alessandro, sulla chiamata dell’Nba. La chiacchierata era stata pubblicata in prima edizione su Libero, dove poi ha fatto posto nella cosiddetta ribattuta, visibile in Lombardia, al commento alla finale.
Per Dailybasket, propongo l’integralità di quella chiacchierata, con un aggiornamento minimo, relativamente alla rinuncia da parte di Alessandro ad andare immediatamente in Nba.
Aveva conosciuto Gentile senior nei 6 mesi a Reggio Emilia, in A2 con Franco Marcelletti, mentre allo sbocciare di Alessandro, a Treviso, ne aveva realizzato un ritratto per l’Unità.
Nando rappresenta uno dei giocatori che hanno acceso maggiormente la mia fantasia. Talento allo stato puro, al telefono gli raccontavo della mia nazionale dei sogni, con lui, Esposito, Myers, Niccolai, Boni, Tonut e qualche estroso che certamente dimentico. Ne discutevo anche in una telefonata con Alberto Rossini, playmaker di riserva ai mondiale del ’90 ma non il secondo miglior regista d’Italia. Come per Messina, è stato un onore risentire Nando, raccontarne la dynasty familiare.
Riprende la mia rubrica su Tuttoreggianaweb, con la valorizzazione del mio commento sul nuovo allenatore della Reggiana Alberto Colombo. Naturalmente, spero di sbagliare.
Tenevo molto a raccontare il Pellè di Parma e le tappe successive. Prima del suo arrivo in Emilia avevo lavorato a lungo, invano, per arrivare alla sua intervista. Idem quando alla Sampdoria realizzò una doppietta decisiva, in serie B. E presto mi auguro di raggiungere il traguardo della mia prima intervista a lui, magari per raccontare l’avvio della Premier league per una testata nazionale.
Intanto, ringrazio Gabriele Balestrazzi di Gazzettadiparma.it per avere apprezzato l’idea. E’ stata l’occasione per risentire Franco Colomba e Nedo Sonetti.
Soprattutto, è l’occasione che non ho ancora avuto in tv di ammettere di avere sbagliato valutazione, su Pellè. Quando Sandro Melli telefonò a BarSport, a TvParma, 3 anni fa, per difenderlo, io ero l’unico in studio a fargli notare che Parma era abituata alla classe di Chiesa, del primo Crespo, di Zola e Amoroso, insomma Pellè non mi pareva proponibile, come titolare, in maniera assidua. Invece, Colomba aveva visto bene. Questa è la differenza fra allenatore e giornalista. Quasi sempre vince l’allenatore e io ammetto volentieri gli errori di valutazione.
http://www.dailybasket.it/nba/intervista-a-ettore-messina-unico-italiano-su-una-panchina-nba-un-grande-orgoglio/
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